Sabato esame di toscano
per le piacentine

0
Mister Franzini

A due mesi e dieci gare dal termine della regular season, in casa Piacenza ci si interroga sulle reali potenzialità della rosa a disposizione di Franzini.
Non certo da quintultimo posto come a fine 2017, allora da sesto posto come tutti pensavamo alla chiusura del mercato di gennaio o da decimo (undicesimo, attualmente) come indica la graduatoria? Una risposta la potrebbe fornire il big match dell’Arena Garibaldi contro i neroazzurri di Michele Pazienza, in una battaglia che sa di dentro o fuori per entrambe le squadre. Anche perchè non è che i padroni di casa se la stiano passando particolarmente bene: i tre punti latitano ormai da un mese e il gol subito al 95′ da Marconi dell’Alessandria nello scorso fine settimana rappresenta una mazzata terrificante, soprattutto se eri partito in estate per vincere il girone e ti ritrovi a marzo a dover difendere il terzo posto dalla Viterbese.
E il Piacenza? I biancorossi non mettono piede ufficialmente sul rettangolo verde dal 25 febbraio, quando Della Latta stese il Pontedera; poi, prima la neve di Viterbo e successivamente l’insopportabile turno di riposo (ma chi l’ha inventato?) hanno costretto Silva e compagni a una sosta più lunga del previsto.
Che poi, non tutti i mali vengono per nuocere: Franzini recupererà Pesenti, che sembra aver ormai smaltito la fastidiosa fascite plantare che ne ha minato le prestazioni fino ad oggi, mentre i fastidi muscolari di Corazza e Corradi non preoccupano e dunque si va verso il solito 4-3-3 col tridente Corazza-Pesenti-Di Molfetta.
All’Arena Garibaldi sarà senz’altro durissima, ma non bisogna dimenticare che il Piacenza, quest’anno, si è sempre rivelato all’altezza della situazione contro le grandi; il Pisa è avvisato.
Il Pro, sabato scorso ha sprecato da una parte un match point per chiudere il discorso salvezza e dall’altra un’occasione per avvicinarsi al magico mondo dei playoff. La cosa peggiore è che a Prato, la squadra di Pea, sia mancata sotto il profilo della determinazione e della voglia.
E così, il calendario, quasi a volerne punire la tracotanza mostrata in quel di Pontedera, sbatte in faccia ai rossoneri lo scontro del Garilli contro un Livorno che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) essersi appena ripreso da una crisi che sembrava infinita.
E un Livorno smanioso di tornare in vetta all’Olimpo fa paura.
La speranza è che, a differenza di quanto visto al Mannucci, insieme a Gori e ad Alessandro, escano dagli spogliatoi anche gli altri 9; altrimenti finirà tanti a pochi, ma per i labronici.
La capolista Siena sarà di scena al Brianteo contro il Monza di Zaffaroni, mentre l’Alessandria ospita una Giana Erminio che non esulta da metà gennaio.
Aria di derby al Nespoli per Olbia-Arzachena e al Mannucci per Prato-Pistoiese; mentre l’Arezzo tornerà in campo (tribunale fallimentare permettendo) a Viterbo.
Carrarese-Lucchese e Gavorrano-Pontedera contano per i playout.
Ne riparleremo lunedì.

Sasi

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.