Piacenza, che beffa!
Pro, Burzoni contro Pea

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Fulvio Pea

Alla fine, la differenza tra le squadre grandi e quelle normali è lì, ben visibile ad occhio nudo: le prime, al momento giusto, segnano. E vincono.
Il Piacenza, allo stadio dei marmi di Carrara, gioca un ottimo primo tempo con tanto di gol annullato (episodio dubbio) a Di Cecco ed errore clamoroso sottoporta di Corazza; poi, nella seconda frazione, la Carrarese alza il baricentro, ma i biancorossi sembrano resistere senza eccessivi affanni.
Almeno fino all’83’, quando Coralli, posizionato nell’area ospite non batte Fumagalli con una girata. Poi, in pieno recupero, i ragazzi di Baldini (espulso appena prima dell’intervallo a seguito di un battibecco con Pergreffi), chiudono il discorso con una staffilata mancina di Biasci e staccano l’Alessandria (0-0 in casa contro la Lucchese) portandosi da soli al quinto posto a -2 dalla Viterbese (pareggio a reti inviolate a Pistoia).
Peccato: senza Taugourdeau, Morosini e Segre, gli emiliani hanno molto ben figurato in Toscana, ma se non si segna è molto difficile portare a casa punti.
La prossima settimana, due appuntamenti probabilmente decisivi per la corsa playout: martedì la Viterbese fuori e sabato la Pistoiese in casa.
Forza.
Al Garilli, il Pro cade per la seconda volta nelle ultime cinque partite. L’Arezzo, privo dell’infortunato Moscardelli, ha la meglio grazie a un rigore di Cutolo e ad una zampata di Semprini nella ripresa (di Musetti il momentaneo 1-1) e nel post gara il presidente rossonero Burzoni sfoga tutta la sua ira nei confronti di Pea, colpevole, a suo dire, di “disonestà calcistica”, ovvero di aver adottato una tattica di gioco distante da quella concordata col numero uno della società di via De Longe durante una cena tenutasi nella casa di quest’ultimo dopo la sconfitta di Monza di sabato scorso.
“Pea non è una persona corretta, calcisticamente parlando è un disonesto. Se si volesse dimettere, ne sarei solo felice” il j’accuse rivolto da Burzoni al suo allenatore. Che ci sia qualcosa di più profondo alla base del duro attacco del presidente all’ex tecnico della primavera dell’Inter? Al momento non si sa; ma quel che appare ovvio è che, a questo punto, diventa praticamente impossibile immaginare, per Pea (il quale, chiamato in sala stampa a rispondere alle parole del suo dirigente, fa spallucce), un futuro a tinte rossonere.
In vetta, crollo contemporaneo di Livorno (0-2 all’Armando Picchi contro il Monza di Zaffaroni) e Siena (0-1 al Mannucci contro il Pontedera con gol di Frare a pochi secondi dal 90′); questo campionato sembra proprio non volerlo vincere nessuno.
Il cambio di allenatore fa bene al Pisa, che a Gorgonzola dilaga (2-4 il finale), mentre il Gavorrano si aggiudica lo scontro salvezza dello Zecchini contro il Cuneo grazie a un 2-0 firmato Damonte e Remedi e scavalca proprio i piemontesi in classifica.
Il posticipo di domani pomeriggio tra Arzachena e Prato chiuderà il 33esimo turno.
Martedì prossimo, si disputeranno cinque dei sei match della 28esima giornata rinviati a causa della neve che ha imbiancato la nostra penisola nel weekend del 3 e 4 marzo (Alessandria-Arzachena, Monza-Prato, Pro-Siena e Viterbese-Piacenza alle ore 14:30, mentre Lucchese-Pistoiese sarà alle 20:30), più, alle 18:30 il recupero della 27esima tra Arezzo e Livorno (che non si è potuta svolgere per i problemi societari che attanagliano i padroni di casa).
In chiusura, lasciateci dedicare un pensiero affettuoso all’antagonista del Piacenza per antonomasia (prima da giocatore e poi da allenatore), ovvero a quell’Emiliano Mondonico che è scomparso ieri a causa di un brutto male.
Protagonista di un calcio che non c’è più, la sua figura mancherà a tutti noi.
Ciao, Mondo.

Sasi

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