Piacenza, basta Della Latta
Tra Pro e Cuneo vince la neve

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Una vittoria, una sconfitta, una vittoria, una sconfitta, una vittoria, una sconfitta, una vittoria. Questa è l’alternanza apparentemente infinita di risultati che costituisce il leitmotiv del Piacenza versione 2018.
E la sequenza di cui sopra non è stata interrotta nemmeno dall’ottimo Pontedera di Maraia, compagine che ha impressionato per la qualità del proprio possesso palla e per l’organizzazione di gioco (viene da chiedersi cosa ci facciano, i toscani, in zona playout); i biancorossi piegano i granata grazie a una gran giocata del migliore in campo (nonché ex di turno) Simone Della Latta sul finire del primo tempo, salgono al nono posto agganciando Olbia e Giana e si portano a -1 dalla coppia Carrarese-Monza.
E le buone nuove per Franzini non si esauriscono qui: a prescindere dalle straordinarie prove di Della Latta e Segre (i loro strappi in mezzo al campo hanno aperto in due la retroguardia ospite in varie occasioni), l’intera formazione ha brillato per carattere, determinazione e furore agonistico. L’unico neo è rappresentato dall’incapacità (peraltro ormai atavica) degli emiliani di chiudere le partite evitandosi così inutili affanni, ma dato che non si può avere tutto dalla vita, prendiamo questo 1-0 e guardiamo avanti (ovvero al match di Viterbo di sabato prossimo).
Il Siena è più forte sia dell’Olbia che della neve e si prende momentaneamente la testa della classifica grazie a una rete dell’ammazza-Piacenza Santini a 13 minuti dal novantesimo.
Per il resto, Piacenza a parte, tra le prime dieci della graduatoria esulta solo l’Alessandria (3-2 in trasferta al Prato): la Lucchese realizza il colpaccio della domenica sbancando Pisa grazie a uno squillo di Cecchini nella ripresa, mentre Viterbese e Giana pareggiano rispettivamente a Monza e a Pistoia.
In coda, l’Arzachena regola il Gavorrano e vola all’undicesimo posto.
Turno di riposo forzato per il Pro, che a causa della fitta nevicata che si è abbattuta su Cuneo, dovrà disputare la gara contro i piemontesi più avanti, probabilmente martedì 6 marzo.
Si tratta di una notizia tutt’altro che positiva per i rossoneri di Pea, alla luce dell’ottimo momento di forma (7 punti nelle ultime 3 partite), ma una decisione diversa da parte della Lega era impensabile alla luce delle condizioni del terreno di gioco.
Il 2 maggio potrebbe invece essere la data giusta per recuperare Arezzo-Livorno, rimandata a causa delle note vicissitudine societarie che stanno attanagliando ormai da mesi i padroni di casa.
Onestamente, ogni commento relativo all’affaire Arezzo appare superfluo, d’altronde cambiano le piazze ma non le situazioni, più o meno kafkiane, che di volta in volta (di squadra in squadra) si verificano.
E a farne le spese, alla fine, sono sempre i dipendenti delle società e i tifosi.
La sensazione è che il calcio vada sempre più verso quella superlega europea auspicata in varie occasioni dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, una sorta di salotto esclusivo per i più ricchi, a totale appannaggio delle tv e degli sponsor.
Roba che neanche gli intervalli del Super Bowl con gli show di Madonna e Justin Timberlake.
E allora teniamoci stretta la nostra visione tanto antiquata quanto romantica di questo magnifico sport; nemmeno stessimo sognando qualcosa di impossibile, tipo battere il grande Milan di Maldini e Baresi con un gol in rovesciata.

Sasi

 

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