Pertite e nuovo ospedale, il Comitato:
“No al cemento. Si rispetti la volontà dei cittadini”

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L’area ex Pertite

Si riaffaccia l’ipotesi del nuovo ospedale alla Pertite – nonostante il centrodestra alla guida di Palazzo Mercanti abbia fatto capire di preferire la ricerca di altre sedi – e il Comitato Parco Pertite ridiscende in campo: “Ecco i ‘poteri forti’ con le loro avanguardie che si stanno attrezzando per cementificare l’ultimo polmone verde della città”.
“Un’illusione l’idea di un parco pronto all’uso, da usufruirsi così com’è senza ricorrere a ingenti, e costosi, interventi di riqualificazione” ha detto il direttore del Demanio Roberto Reggi, tra coloro che sono entrati nei giorni scorsi all’interno dell’area della Pertite nell’ambito dell’operazione di ‘caratterizzazione’, cioè il monitoraggio finalizzato a individuare la presenza di inquinamento nel terreno.
Ciò che uscirà dalla caratterizzazione delineerà i costi dell’intervento di ripristino ambientale, intervento di bonifica di cui la Difesa si farà interamente carico. Al primo sopralluogo erano presenti anche il generale Giancarlo Gambardella, direttore della Task force per la valorizzazione e dismissione degli immobili del ministero, il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi e i suoi più stretti collaboratori, il responsabile della direzione Riqualificazione e assetto del territorio del Comune di Piacenza Taziano Giannessi.
“Senza pensare a un parco con vialetti, percorsi e quant’altro, nemmeno la parte più pulita di bosco è utilizzabile”, ha riflettuto Giannessi. “Bisogna spenderci un sacco di soldi – ha commentato il direttore del Demanio Reggi – Non si può pensare di acquisire la Pertite, aprire i cancelli e avere il parco, è una grande illusione, chi lo dice o non c’è mai stato o lo fa in malafede”. E ha aggiunto: “Occorre riflettere bene, politicamente intendo, sull’utilizzo dell’area. Sicuramente il progetto dell’ospedale darebbe un senso al recupero della Pertite, oppure qualcosa di analogo. La riconversione ha senso se c’è un progetto ambizioso”.

Il comunicato del Comitato Parco Pertite

Ecco finalmente chi non ha mai voluto il Parco si è clamorosamente scoperto.
Il giorno prima che abbia inizio il percorso voluto dal sindaco per discutere di quale sanità si voglia per Piacenza, dell’eventualità di un nuovo ospedale e della sua localizzazione, in coerenza con le dichiarazioni ripetutamente espresse prima e dopo le elezioni, i “poteri forti” con le loro avanguardie si stanno attrezzando per cementificare, l’ultimo polmone verde della città.
La bonifica ed i costi dell’operazione Pertite sono solo il “grimaldello” per fare carta straccia della volontà dei piacentini espressa in innumerevoli azioni, iniziative e soprattutto con il referendum del 2011 che ha visto 30.000 cittadini dichiarare la loro volontà di avere un Parco nella nostra città devastata dall’inquinamento e dalla cementificazione selvaggia.
Nessuno del Comitato ha mai detto che la Pertite, una volta avuta gratuitamente dall’autorità militare, sarebbe pronta per essere aperta e fruibile subito. Chi lo afferma è in malafede e persegue altri fini. Abbiamo sempre detto che una volta acquisita l’area gratuitamente avrebbe potuto essere attrezzata volta per volta negli anni come è stato fatto a Milano per il “bosco in città”, ossia come un parco e non come un giardino. Quello che indigna è il chiaro tentativo di influenzare non solo il percorso previsto dal sindaco per acquisire dai soggetti interessati elementi di valutazione che aiutino il consiglio, ma anche boicottare una chiara scelta politica ed amministrativa assunta dalla nuova amministrazione e dal consiglio comunale.
Le interessate preoccupazioni del direttore del Demanio Roberto Reggi non trovano peraltro conferma da parte di chi deve provvedere alla bonifica, l’autorità militare, che, da quanto si apprende dalla stampa ne minimizza le difficoltà.
Peraltro la volontà dell’ex sindaco è chiara: l’area della Pertite deve essere quella in cui approntare il nuovo ospedale di cui non vi è traccia in alcuna programmazione comunale e di cui nessuno a Piacenza sentiva l’esigenza prima della ciliegina del contributo della Regione. Contributo che da 250 milioni di euro è via via sceso fino a 100 milioni!
Questo sì che è un problema ben più oneroso dell’attrezzare a parco l’area della ex Pertite. I costi del nosocomio ricadrebbero per anni sulla collettività. Quindi il Comitato Parco Pertite nel confermare quanto più volte dichiarato, in ottemperanza alla volontà dei cittadini sulla destinazione a parco dell’area, auspica che, le decisioni assunte dagli organi competenti in merito alla localizzazione di un eventuale Ospedale a Piacenza non contemplino l’area della ex Pertite.

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