Tavolo per lo sviluppo,
sindacati esclusi: polemiche

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Il sindaco Patrizia Barbieri

Restituisce il rumore di uno scontro frontale il “dialogo” che si sta sviluppando in questi giorni tra comune e sindacato piacentini. Il sindaco Barbieri ha convocato un “Tavolo per lo sviluppo” e in scienza e coscienza ha evitato di invitare il sindacato, come noto parte sociale non secondaria. Patrizia Barbieri, ansiosa di fuoriuscire dalla mera ed esclusiva controrivoluzione dei sensi unici, vuole dare slancio alla sua azione di governo cittadino. E allora ecco il tavolo. Per lo sviluppo ma, per la prima volta, senza Cgil, Cisl e Uil. Perché?
Il Tavolo operativo sul futuro strategico di Piacenza è stato convocato per giovedì mattina 1° febbraio alle 10,30 in Municipio dal sindaco Patrizia Barbieri e vi prenderanno parte i presidenti delle principali associazioni di categoria – industria, artigianato, commercio e agricoltura – nonché di consorzi e realtà imprenditoriali di primo piano del territorio. Attraverso questo Tavolo si intende definire in tempi rapidi un piano di iniziative sui temi più caldi della città: “Questo organismo operativo – spiega il primo cittadino – dovrà affrontare in modo determinato e costruttivo alcuni tra gli argomenti sui quali la lente degli addetti ai lavori, degli amministratori e della stessa opinione pubblica, è rivolta da un po’ di anni a questa parte. Il Comune intende dunque porsi come capofila sulle prospettive relative allo sviluppo industriale, al marketing territoriale, alla dismissione delle aree militari, ai collegamenti ferroviari, al sistema infrastrutturale, alla crescita della ricettività e dell’offerta turistica, all’occupazione soprattutto per le nuove generazioni, all’ambiente, alla qualità della vita”.

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