Annibale, in autunno la mostra evento
Vegezzi: “Progetto assurdo, si esalta un criminale”

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“Annibale. Un mito mediterraneo” è il titolo della mostra evento che Piacenza ospiterà in autunno (negli spazi di Palazzo Farnese) e che sarà resa possibile grazie all’accordo tra Comune e Fondazione di Piacenza e Vigevano, firmato nei giorni scorsi.
Dopo lo strepitoso successo del Guercino dell’anno scorso, sarà quindi il condottiero di Cartagine il fulcro di uno degli eventi turistici del 2018 piacentino. L’idea nasce dall’assonanza tra il 218, anno della nascita di Piacenza e della battaglia della Trebbia, con il 2018, appunto.
La mostra sarà allestita nei sotterranei di palazzo Farnese e il pezzo forte dell’esposizione dovrebbe essere la splendida corazza di Annibale conservata al museo del Bardo di Tunisi oltre che reperti celti, romani e cartaginesi, provenienti da collezioni di tutto il mondo, come i musei di Rabat, Bardo e Prado. Grazie all’accordo definito con il Comune di Piacenza, l’ente di via S. Eufemia stanzierà 100 mila euro per le opere di migliorie necessarie per l’allestimento del nuovo museo archeologico di Palazzo Farnese.
Tra le iniziative in programma anche un convegno di portata internazionale e la valorizzazione di alcuni luoghi della provincia legati al viaggio e all’impresa di Annibale.
“Da parte della Fondazione – ha dichiarato il presidente Massimo Toscani – questo è un investimento sul futuro perché dotare il sotterraneo di palazzo Farnese di un impianto di deumidificazione consentirà di organizzare molti altri eventi”.

Vegezzi: “Annibale: un progetto assurdo, che esalta un criminale”

Non piace a tutti i piacentini il progetto dell’evento dedicato a Annibale. Decisamente contrario Augusto Vegezzi, scrittore ed ex preside: “Un progetto assurdo, ridicolo, suicida che esalta Annibale Barca, un avventuriero barbaro, criminale, astuto, perfido, che per sottometterle a Cartagine tento’ di distruggere Piacenza e tutta l’Italia romana, allora in piena espansione di una civilta’ basata su la cultura greco-latina, una religione classica pure greco-latina, una tecnologia evoluta, il diritto, un sistema politico-sociale avanzato, che riconosceva diritti e doveri a tutti i cittadini, compresi i plebei.
Il Barca aveva già sottomesso la Spagna alla propria famiglia, saccheggiandola, sfruttandola e impadronendosi delle miniere d’argento, ricavandone immense ricchezze, che utilizzo’ anche per conquistare l’Italia.
Questo destino funesto si profilava anche per Piacenza e l’Italia ma il villain fu sconfitto, perseguito e si sottrasse alla giustizia romana suicidandosi”.

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