Batte da vent’anni
il cuore di Progetto Vita

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Successo per la Festa del Cuore di Progetto Vita, che si è tenuta lo scorso fine settimana sul Pubblico Passeggio. La giornata di sensibilizzazione sulla prevenzione dei rischi cardiovascolari ha rappresentato l’occasione per festeggiare i venti anni di Progetto Vita e per ricordare gli importanti traguardi ottenuti in questi anni con la defibrillazione precoce. Affianco alla manifestazione di sabato sul Facsal, si è svolto il convegno ‘Arresto cardiaco nello sport’, (nella giornata di venerdì 15 giugno mentre sabato 16 giugno si è tenuto l’incontro ‘Dieta mediterranea e stili di vita nelle varie fasi di vita di una donna’), organizzato da Progetto Vita e Ausl Piacenza, presso il Campus Crédit Agricole, a cui hanno partecipato esperti nazionali e internazionali che si sono confrontati sul tema. Al centro della tavola rotonda, l’efficacia della defibrillazione precoce come strumentazione salvavita: ‘Dall’inizio dell’anno a Piacenza, grazie ai defibrillatori (DAE) sono state salvate otto vite’, ha evidenziato la presidente di Progetto Vita, Daniela Aschieri, ricordando l’importanza della diffusione di questo strumento in ambito sportivo e nei punti strategici del territorio. In questi anni il defibrillatore ha permesso di salvare 110 persone, grazie alla tempestività degli interventi e all’efficacia delle operazioni di primo soccorso compiute con il coordinamento della rete del 118’. A Piacenza – ricordano i volontari dell’associazione ‘Il Cuore di Piacenza’ – si stimano 300 arresti cardiaci ogni anno: l’obiettivo è ridurre la mortalità da arresto cardiaco attraverso la defibrillazione precoce e la diffusione della cultura dell’emergenza cardiologica fra la popolazione e l’integrazione con il 118. ‘Lavoriamo da vent’anni per diffondere l’esperienza pilota di Progetto Vita sul territorio nazionale, dove si contano – ricorda la presidente Aschieri – già una ventina di esperienze analoghe’. Progetto Vita Piacenza è stato – infatti – il primo progetto europeo di defibrillazione precoce, realizzato in ambito locale e poi diffuso sul territorio nazionale: il progetto consiste nella realizzazione di una rete di ‘defibrillatori semiautomatici’, collocati in punti strategici della città e della provincia e utilizzati anche da personale ‘non sanitario’, al fine di intervenire entro i fatidici ‘cinque minuti d’oro’.
Sono due gli obiettivi a breve termine che si pone il team di Progetto Vita sul territorio provinciale: proseguire la sensibilizzazione nelle scuole del territorio e sviluppare la rete dei condomini cardioprotetti. ‘Intendiamo diffondere gli obiettivi di Progetto Vita nelle scuole per formare gli insegnanti, i ragazzi e i genitori sulle tematiche di educazione alla salute, gestione delle emergenze, e sull’utilizzo del defibrillatore’, ha aggiunto la presidente. Procede con successo il progetto ‘Quartiere Cardioprotetto’, che renderà il quartiere di viale Dante, a Piacenza, la prima area cardioprotetta in Europa: ‘Ad oggi abbiamo installato 75 defibrillatori dei 150 che prevediamo di inserire nella zona entro la fine dell’anno’, aggiunge la dottoressa Aschieri che ricorda ai cittadini la possibilità di partecipare ai corsi di formazione, per imparare ad utilizzare il defibrillatore . (Info:www.progetto-vita.eu).
Il bilancio della Festa del Cuore organizzata da Progetto Vita insieme ad Ausl, Federfarma, associazioni di volontariato e forze dell’ordine, è più che positivo: sul Pubblico Passeggio a Piacenza (così come presso l’ospedale di Fiorenzuola), i volontari hanno offerto ai piacentini la possibilità di effettuare screening cardiologici gratuiti per i rischi cardiovascolari ed illustrato le buone prassi legate alla prevenzione delle patologie cardiologiche. Sempre nella giornata di sabato sul Facsal si è svolto il Memorial Maurizio Saltarelli, con le premiazioni dei volontari che hanno salvato una vita e l’incontro con le persone recentemente salvate con il defibrillatore. ‘E’ stato un momento di condivisione dei traguardi e delle finalità di Progetto Vita con l’intera comunità, e di incontro con il personale medico e i volontari che operano con entusiasmo – ha concluso la presidente – per accrescere le conoscenze e le possibilità terapeutiche nell’ambito delle malattie cardiovascolari’.

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