Il Pd piacentino punta forte, potremmo dire tutto, sulle donne. Un tris rosa, più un uomo con pochissime chances di successo, sono i candidati “dem” piacentini in pista per un posto in Parlamento nella prossima legislatura. Si tratta di Paola De Micheli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e commissario per la ricostruzione del terremoto, al secondo posto nel listino proporzionale della Camera (collegio Piacenza-Parma-Reggio Emilia), con grandi possibilità di una riconferma che le consentirebbe la terza legislatura consecutiva in Parlamento; Paola Gazzolo, assessore regionale, candidata all’uninominale del Senato (comprendente la provincia di Piacenza e una porzione della provincia di Parma) ha, viceversa, scarse probabilità di essere eletta; ridotte al lumicino – naturalmente secondo i sondaggi – le possibilità di successo per Patrizia Calza, vicepresidente della Provincia e sindaco di Gragnano, schierata all’uninominale della Camera coincidente con la Provincia di Piacenza. Proibitiva, infine, l’impresa per l’ultimo candidato del Pd locale, il parlamentare uscente Marco Bergonzi, al quarto posto nel listino proporzionale, destinazione Senato. Non c’è – a sorpresa – Roberto Reggi, che le indiscrezioni della vigilia davano per certo nel collegio uninominale della Camera. “Quando è arrivato il momento di decidere – ha commentato su facebook l’attuale direttore dell’Agenzia del Demanio – ho scelto di continuare a fare quello che mi riesce meglio: il servitore dello Stato nel ruolo di amministratore pubblico”.
Il Pd piacentino ha puntato dunque sulle donne. Più che per mera sensibilità di genere, probabilmente, per realismo: Gazzolo, Calza e soprattutto De Micheli sono mediaticamente note e, con graduazioni comprensibili, accompagnate da un diffuso riconoscimento di buone capacità politico/operative.
“Noi tre candidate piacentine – questo il commento di Paola De Micheli – siamo tutte donne delle istituzioni: in questi anni non abbiamo mai avuto paura di lavorare anche con gli altri partiti, perché abbiamo sempre privilegiato il bene della comunità. Siamo un concentrato di energia difficile da emulare, tre persone che hanno fatto cose concrete e di fronte ai problemi hanno sempre messo la faccia”. Soddisfatto delle scelte si dichiara il segretario provinciale del partito, Silvio Bisotti: “Abbiamo la fortuna di avere, in qualità di candidati, ben quattro figure del nostro territorio; sono lieto che in campo ci siano tre donne in grado di vantare esperienze amministrative consolidate. E’ chiaro (e il riferimento sembra essere all’esclusione di Reggi, ndr) che in dinamiche dipendenti da equilibri nazionali, regionali e di genere, possano esserci sacrifici. Auspico ora che il Pd dia vita a una campagna elettorale efficace e contraddistinta da proposte concrete”.