Piacenza Jazz Fest, ‘incursioni’ musicali e concerti: c’è anche Stefano Bollani

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Un momento del ‘flash mob’ nel corso della presentazione

Presentazione con “flash mob” quella del Piacenza Jazz Fest 2019 (24 febbraio – 7 aprile): al ritmo di “When the Saints go marching in” suonato da una marching band ‘inflitrata’ tra il pubblico – capitatanta da Gianni Satta alla tromba – Gianni Azzali (presidente Piacenza Jazz Club e direttore artistico del festival), Alberto Dosi (Fondazione di Piacenza e Vigevano) e Angelo Bardini (Vicepresidente e direttore artistico del Milestone) hanno presentato la sedicesima edizione della rassegna. Tanti ritorni – i cartelloni paralleli di “L’Altro Festival”, “Piacenza Suona Jazz”, “Aperitivo Jazz” – ma anche novità, come la “Colazione Jazz” (domenica 10 marzo nella terrazza del Park Hotel), l’iniziativa “Donatori di Jazz” all’Ospedale di Piacenza, “incusioni” musicali sulle linee cittadine dei bus, proiezioni di docufilm e molto altro.
Il Piacenza Jazz Fest offrirà quindi anche nel 2019 più di un mese di esperienze immersive all’interno delle molteplici sfaccettature della musica jazz. Oltre alle location storiche e ai teatri piacentini, l’edizione numero sedici sarà di casa in numerosi altri luoghi, anche i più inaspettati, e porterà interessanti novità nei territori limitrofi, come Fiorenzuola e Stradella. Il festival inoltre punterà sulle nuove generazioni e sull’interazione tra il Jazz e le altre forme espressive.
Tanti gli appuntamenti di spessore artistico, con musicisti di fama internazionale: uno per tutti, quello di mercoledì 27 marzo al Teatro Municipale con Stefano Bollani in duo con Gonzalo Rubalcaba (programma completo su www.piacenzajazzfest.it).
La manifestazione è ideata e organizzata dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club, con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Regione Emilia-Romagna, Comune e Provincia di Piacenza, Comune di Fiorenzuola e alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio.
Alberto Dosi ha sottolineato come la rassegna si sia progressivamente “migliorata negli anni con grande entusiasmo, diventando sempre più importante. Accanto all’aspetto musicale, c’è poi quello sociale, che si esprime particolarmente nel cartellone dell’‘Altro Festival’, dimostrando volontà e capacità di coinvolgimento di tutto il tessuto cittadino e oltre”.
“Una rassegna che ha portato la musica jazz in luoghi ‘inconsueti’, dalle carceri alle strade, dalle scuole ai centri commerciali – ha affermato Azzali – In questo modo, a Piacenza, sosteniamo da sedici anni il jazz italiano. Oltre all’aspetto territoriale, riteniamo importante quello divulgativo di un modo di essere, di vivere, che la musica jazz porta con sé: un approccio inclusivo, composto da molte sfaccettature”.
Angelo Bardini ha posto l’accento sui progetti dedicati alle scuole: “la presenza nel tessuto scolastico del territorio porta in sé la volontà di coinvolgere le nuove generazioni e avvicinarle al jazz in tutte le sue sfumature”. In questa direzione va “Il Jazz va a scuola”, associazione nata a Bologna sotto l’egida di Paolo Fresu, alla quale faranno presto riferimento tutte le iniziative di questo tipo intraprese sul territorio nazionale. “In occasione del Jazz Fest, alcune classi dei licei Gioia, Respighi e Cassinari parteciperanno a lezioni-concerto al Milestone. Ci sarà anche teatro d’improvvisazione con la compagnia “TraAttori”, mentre i ragazzi delle medie incontreranno il batterista Christian Meyer, della band di Elio e le Storie Tese”.
Per i più piccoli, torna anche quest’anno il “Jazz Pedibus”, cioè una marchin’ band che accompagnerà a scuola, a ritmo swing, i bambini di alcune scuole primarie piacentine.
Un’interazione artistica si avrà con il Liceo “Cassinari”: alcuni ragazzi ideeranno e realizzeranno due poster a tema; interazione musica-disegno anche durante il Galà Finale quando, durante i brani eseguiti dai vincitori del Concorso Bettinardi 2019, gli studenti realizzeranno dei disegni in tempo reale.
Torna anche la collaborazione con il Conservatorio Nicolini di Piacenza: l’Istituto di alta formazione musicale ospiterà il concerto del clarinettista e saxofonista inglese John Surman con il suo trio, e avrà al suo interno la masterclass del violoncellista Erik Friedlander. Come ha sottolineato Gianni Azzali “il dipartimento di jazz al Nicolini sta andando forte; è fisiologico proseguire ed implementare la collaborazione con il Conservatorio”.
Il cartellone si aprirà ufficialmente domenica 24 febbraio: appuntamento alle ore 18 presso lo spazio Rotative di Via Benedettine con Bill Frisell Trio, che vedrà la partecipazione di Kenny Wollesen (contrabbasso) e Tony Scherr (batteria).

Programma completo su www.piacenzajazzfest.it

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