Media – Nuova primavera tra Libertà
e Banca di Piacenza?

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L’intervista a Luciano Gobbi, nuovo presidente della Banca di Piacenza, pubblicata sul numero odierno di Libertà sembra aprire una nuova stagione nei rapporti tra il quotidiano locale e lo storico istituto di credito piacentino.
Il raffreddamento – o meglio, l’azzeramento – del rapporto tra Libertà e i vertici della banca di via Mazzini, risale all’inizio del 2000 in occasione dell’asta  tra gli eredi Prati per il possesso dell’editoriale Libertà quando Corrado Sforza Fogliani sponsorizzò la cordata avversa a quella di Donatella Ronconi (nella foto), vedova di Marcello Prati. Sappiamo come è andata: l’uscita del ramo della famiglia che faceva capo a Ernesto Prati, l’acquisizione dell’intera proprietà del giornale da parte della Ronconi e della figlia Enrica Prati, l’ingresso nel Gruppo Espresso, la scomparsa della pubblicità della Banca di Piacenza dalle pagine del quotidiano e, di conseguenza, il silenzio su tutte le notizie che potessero riguardare l’istituto di credito. Nessun accenno in questi anni neanche alle iniziative culturali e sociali, pur numerose, promosse dalla Banca di Piacenza sul territorio, soprattutto dopo la riapertura degli eleganti spazi di Palazzo Galli alla fruizione della città. Un torto ai lettori, sicuramente, vittime inconsapevoli di una serie di veti incrociati che hanno condizionato l’informazione di questi anni. Del resto, con ogni probabilità, la decisione di cancellare ogni tipo di collaborazione con il quotidiano locale non aveva neppure la condivisione di tutti i soci della banca. Ora, con le dimissioni di Sforza Fogliani e il nuovo corso di via Mazzini, sembra riaprirsi la situazione. Sarà una nuova primavera?

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