Monica Patelli, sindaca di Borgonovo a metà mandato:”Sono soddisfatta, ma resta tanto da fare”

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Pochi giorni ci dividono dalla Fiera dell’Angelo e come ogni anno offre l’occasione per incontrare il sindaco di Borgonovo Val Tidone: per il terzo anno Monica Patelli, sindaca e presidente della Provincia. Situazione che offrirebbe un quadro amplissimo di argomenti.

E’ la sindaca ad avviare la chiacchierata scrutando le nubi che si muovono all’orizzonte: “Speriamo che il tempo ci sia amico, la Fiera dell’Angelo è l’appuntamento più atteso per il paese e da sempre riunisce decine di migliaia di visitatori. Punto fermo della nostra tradizione, per organizzarla al meglio, anche quest’anno c’è uno sforzo corale all’interno del quale tutti, nei reciproci ruoli, stanno dando il massimo: amministrazione comunale, istituzioni, associazioni e volontari, ma anche i singoli cittadini che sono impegnati a rendere Borgonovo ancora più bella.

Sarà un’edizione da grandi numeri anche quella di quest’anno. A livello nazionale la nostra Fiera è considerata tra le migliori occasioni per gli operatori degli spettacoli viaggianti: la “giostra novità” di quest’anno sarà una torre panoramica alta 38 metri”.

Freno la sindaca spiegando che della Fiera ne parlerà il giornalista Gaetano Gasparini con il vicesindaco Maurizio Molinelli.

Le propongo invece di provare a ripercorrere la prima metà del suo mandato il cui inizio risale all’ottobre 2021.

Giunta a metà mandato, come sta? Sindaca da due anni e mezzo, provi a ripercorrere l’esperienza, mettere insieme le delusioni e le soddisfazioni. Come si sente?

“Mi sento soddisfatta, ma con ancora tanto da fare…”

Iniziamo dalle soddisfazioni, quali sono state le più significative

“Sicuramente poter contare su un gruppo di lavoro eccezionale: la Giunta ed il nostro gruppo consigliare. La squadra riesce a lavorare in un clima sincero, onesto, disinteressato: tante persone che vivono e toccano con mano i problemi quotidiani offrendo poi preziosi punti di vista. I progetti per la comunità di Borgonovo non si realizzano in solitudine.

 Siamo riusciti a mettere in fila diversi interventi migliorativi: iniziando per esempio dall’ufficio ai servizi sociali e poi l’ufficio tecnico. L’ufficio servizi sociali era molto sottopressione a causa di una società in continuo cambiamento – 20% di popolazione straniera – che richiede continui riposizionamenti e nuove idee. Inserendo una nuova assistente sociale siamo riusciti ad intervenire e migliorare i servizi agli anziani, alle famiglie e gli alloggi popolari.

L’ufficio tecnico è stato riorganizzato spacchettando le funzioni lavori pubblici, edilizia privata e urbanistica. Inserendo inoltre una nuova figura tecnica, portando gli i addetti a quattro, lo abbiamo potenziato.”

Dall’ufficio tecnico ai progetti finanziati dal PNRR, cosa siete riusciti a mettere in cantiere?

“Stiamo realizzando il nuovo asilo nido comunale per un importo di circa tre milioni di euro. I lavori sono già iniziati e dovrebbero terminare entro la fine dell’anno. Era un progetto dell’amministrazione precedente che abbiamo dovuto rivisitare perché oggetto di un finanziamento non ancora certo. Vi abbiamo portato alcune modifiche che hanno permesso l’avvio dei lavori.

Sarà un prefabbricato in legno, nello stile trentino, a basso impatto ambientale, dotato di pannelli fotovoltaici dotati di un meccanismo in grado di controllare la temperatura interna. Inoltre, abbiamo portato a termine il cantiere, un po’ travagliato, della mensa per la scuola primaria. Ci troviamo ancora all’interno di un contenzioso, tant’è che non era scontato riuscire a terminare i lavori. Ci siamo poi riusciti ed abbiamo inaugurato la mensa lo scorso novembre.

La nostra attenzione si è rivolta anche alle attività delle associazioni di varia natura esistenti nel nostro comune. Abbiamo favorito la creazione di un tavolo dove discutere e concordare un calendario eventi senza sovrapposizioni, poi dare risposte alle loro richieste soprattutto di spazi per le loro attività ed in fine la redazione di un albo che comprendesse tutte le informazioni utili a facilitare le relazioni sia tra loro che con il pubblico. Per favorire una ripresa del settore commercio stiamo lavorando per il rilancio del Comitato Comunale Commercianti…”

Una presenza articolata che valorizza il rapporto con il territorio e soprattutto conforta i cittadini se poi si riesce a dare risposte.

Lo stesso spirito Monica Patelli lo ha mostrato da presidente della Provincia quando ha fatto visita a tutti i sindaci della provincia per conoscere le problematiche diverse di ciascuno. In viaggio dalla pianura della Bassa alle prime colline fino ai monti di Cerignale e Zerba ha messo insieme le informazioni e le conoscenze necessarie per focalizzare il punto di partenza della nuova esperienza politica di presidente della Provincia.

Spostiamoci in Via Garibaldi a Piacenza, da presidente della Provincia come le è venuta l’idea, così innovativa, di incontrare tutti i sindaci della provincia a casa loro? Ci racconti questa esperienza.

“E’ stata un’esperienza utile e formativa. Dietro la politica ci sono le persone, quindi ho ritenuto fosse utile conoscere almeno quelle che amministrano il territorio. E poi conoscere il territorio stesso nelle sue particolarità, che ammetto non conoscevo completamente. Ho pensato che, come per ben amministrare un comune non si può restare chiusi nel palazzo comunale senza andare in giro per il paese e incontrare persone, così fosse per amministrare la provincia: senza percorre le strade che la attraversano e incontrare i sindaci che quotidianamente sono a contatto con le problematiche del loro comune. I sindaci ci hanno ringraziato per aver avuto questa sensibilità confermando di aver tratto conferma della fattiva collaborazione con l’Amministrazione provinciale”.

Quali sono state le situazioni più sorprendenti e le relative richieste di intervento?

“La difficoltà maggiormente sottolineata è stata l’assenza del segretario comunale,

ridotto ad una collaborazione a scavalco limitandone enormemente l’apporto in termini di garanzia sugli atti che vengono prodotti dall’amministrazione. Per il resto siamo rimasti all’interno delle nostre deleghe con particolare attenzione per la viabilità, edilizia scolastica e pari opportunità.

 Le strade provinciali sono oggetto di grande attenzione, il confronto costante con i sindaci permette un continuo controllo e monitoraggio soprattutto per quanto riguarda le condizioni dei ponti. Di attenzione particolare beneficiano le strade di montagna più sofferenti a causa della morfologia del terreno a volte molto problematica.

L’edilizia scolastica ha beneficiato dei fondi Pnrr: sono stati fatti interventi di adeguamento sismico che hanno riguardato gli edifici scolastici di proprietà della Provincia in città e sul territorio. La messa in sicurezza ha riguardato anche le palestre…”

Sulle pari opportunità come vi state muovendo?

“La delega alle pari opportunità è stata assegnata alla consigliera Claudia Ferrari che presiede il tavolo provinciale contro la violenza delle donne. Lo sta facendo bene relazionandosi sempre più con la Prefettura ed il Comune di Piacenza, più strutturato e con assessori di riferimento. Abbiamo dato una mano organizzando, per esempio, momenti di formazione rivolti alle donne perché possano acquisire sempre più una propria autonomia e stima in sé stesse.

Con i sindacati e le associazioni datoriali abbiamo invece avviato un confronto perché si riesca a far crescere professionalmente le donne in ambito lavorativo e poi riuscire a conciliare gli orari tra lavoro e vita privata. Il nostro impegno è costante seppur in stretta relazione con altre istituzioni”.

Mentre questa edizione di Corriere Padano sta per essere avviata alla stampa, è in corso l’adozione del Piano Territoriale di Area Vasta a cui Monica Patelli ha lavorato moltissimo elaborando una proposta, frutto di tante mediazioni, che si preannuncia con il favore bipartisan di maggioranza e opposizione. Sarà oggetto del prossimo incontro col la presidente della Provincia.

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