Memoria Pop – Venerdì 1° giugno
il 4° torneo dedicato a Gianluca Perdoni

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di Cesare Raimondi – Potremmo cominciare col dire che è tutto pronto per il 4° torneo dedicato a Gianluca Perdoni (venerdì 1 giugno alle 20.30 nella tensostruttura dello stadio, ndr). E’ tutto pronto grazie alla partecipazione attiva di amici, associazioni, aziende e privati. E’ stato molto piacevole coordinare, perchè questo tutto, è nato con il puro passa parola. Abbiamo comunicato l’evento ai media locali, solo a giochi fatti. Lo scopo? Mettere Gianluca là dove è sempre stato: sui giornali, in televisione, in rete. Nel suo ambiente insomma.
Il torneo è il nostro MacGuffin, come avrebbe detto sir Alfred Hitchcock, il pretesto da utilizzare per raccontare una storia. Ma è una competizione dove in palio, non c’è niente. E’ un evento dove non ci sono inviti, non ci sono biglietti d’ingresso e soprattutto non c’è spettacolo. Ci sono gli amici, gli storici, i meno storici, ma comunque gli amici. Gente che i ricordi li ha sempre con se.
Il primo di Giugno giocheremo a calcio, sperando di strappargli un sorriso con la nostra incapacità. E avremo il supporto di tutti coloro che, ritrovandolo in pubblico, lo hanno pensato.
Godremo anche di appoggi concreti, ricevuti in fiducia. Una fiducia che vogliamo ripagare. L’ elenco non è mai cosa elegantissima. C’è sempre un primo e un ultimo. Se anche non vuoi fare classifica, te la trovi davanti. Però non c’è altro modo, teniamo a chi ha contributo. Cominceremmo dal Corriere Padano, che ci ha offerto ospitalità e ha accresciuto la nostra idea iniziale. Si prosegue con il Piacenza Calcio, ci ospitano e ci coccolano. Ringraziamenti dovuti anche a COSEPI SPORT (http://www.cosepi.it), vestiremo da veri calciatori. Un caloroso grazie spetta pure al Centro Sportivo Italiano di Piacenza (http://www.csipiacenza.it): ci mandano un arbitro. Non ne avremmo bisogno, ma con una figura ufficiale la partita diventa più credibile. E poi Gianmarco è un amico.
A questi aggiungiamo volentieri Molinelli Vini di Seminò (http://www.molinellivini.it/). Hanno preparato una veste speciale per le loro bottiglie. L’etichetta riporta il logo della 4° edizione. Gratitudine pure per le guardie Zoofile di Fare Ambiente, rappresentate dal responsabile Loris Burgio. Sarà con noi al campo, ma non in campo. Ci tiene alla salute.
Chiudiamo con due nomi: Daniele Cacia e Mauro Sargiani. Daniele lo abbiamo contattato in punta di piedi, lui ha risposto da campione. Un impegno gli impedisce di essere con noi, ma ha specificato: “Quest’anno; per le prossime edizioni ci sarò e voglio giocare”. Daniele è vicepresidente dell’associazione William Bottigelli (http://www.assowilliam.it). Gireremo a loro i proventi della raccolta fondi.
Mauro invece ci ha offerto parole. Quelle che trovate qui.
Gli amici degli amici sono amici, è frase di circostanza. Quando i tuoi amici diventano amici, è meraviglia.

 

AMICI VOLENTIERI
[di Mauro Sargiani]

Se raccontiamo qualcosa che sappiamo di una persona moltiplichiamo la sua vita per le tante volte che la raccontiamo, una specie di semina per immaginare altre stagioni, questo il punto che muove ogni racconto, e le righe che seguono vorrebbero essere una specie di lettera di medesima intenzione, dove memoria e identità si tengono bene in vista.
Ho incontrato Gianluca nove anni fa all’ inizio dell’estate, si era messo a guardare i miei tavoli e sorrideva, seguiva le tracce sul piano ed era attento alle mappe, indagava le regole del gioco con molta attenzione e ironia. E sorrideva, oppure teneva il sorriso per cenni e così mi è sembrato di intendere la sua attenzione, abbiamo cominciato a parlare sulle sue domande ma ci siamo anche dati molte possibilità di divagare, abitudine quella lì del divagare che abbiamo poi continuato a tenere in gran conto. Lui stava facendo il suo lavoro e faceva domande impreviste sul mio lavoro, una trasparenza fortunata e, ripeto, sorridente.
Ogni conversazione aveva un giro di regole diverse, lessico a moto naturale, fatto di parole a garanzia diretta se richiesta. Una sera insieme a Silvia e Cesare abbiamo esplorato un tavolo che stava andando a Milano, appena finito e messo in sicurezza nel laboratorio di mio padre, un gran rotolare di memorie dappertutto e Gianluca ha osservato la quantità di cose presenti con guardare preciso, gli strumenti per cucire, aghi, rocchetti a fine corsa, macchine per l’ industria di stazza potente, i manifesti con le fabbriche tedesche e quelli con le donne sorridenti che tenevano per mano la macchina per cucire come una compagna di banco. Ogni tanto Cesare scompariva per seguire la gatta e Gianluca mandava la cinepresa a cercarlo. Siamo diventati amici volentieri.
E’ stata una specie di battaglia navale giocata su tavoli differenti, la musica e il calcio sono state zone calde, la musica soprattutto perché quando lui e Cesare cominciavano a parlare di calcio stavo zitto, loro disponevano di informazioni di alta qualità e forte passione così ascoltavo per imparare, e comunque su Brera e Beppe Viola eravamo d’ accordo e potevo dire la mia senza onta. Gianluca aveva fede nello stupore e questa cosa del suo animo l’ ho stimata moltissimo fin da subito, lo stupore indica l’ intelligenza che si emoziona , il naturale ascolto per ogni cosa che abbiamo davanti agli occhi.
Raccontare ciò che si è visto di una persona e seguire i sentieri che le parole risvegliano, ricordare i tavoli che sono stati le piazze dove abbiamo cominciato a parlare vuol dire inventarsi altre stagioni, nutrire l’ alfabeto che esiste soltanto nelle persone che lo portano nel mondo con la loro vita, vuol dire credere che le stagioni nuove e inventate possano vivere davvero, la memoria è una terra che si muove e porta frutto se viene curata coi semi che teniamo nel cuore. Gianluca faceva lavorare un’ intelligenza sorridente. Siamo diventati amici volentieri.

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