Fare impresa in montagna,
sinergie per il rilancio del territorio

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Una impresa per rimanere in montagna ha bisogno di multifunzionalità, di diversificazione e di progettazione integrata. Ma anche di infrastrutture e strade, di fiscalità agevolata e di una rete di sinergie tra tutti i soggetti che operano sul territorio: dalle aziende alle scuole, dalle istituzioni alle associazioni di categoria. E’ ciò che è emerso dall’incontro conclusivo del percorso ‘Una montagna di imprese’ promosso da Confcooperative in collaborazione con l’Università Cattolica di Piacenza, l’Istituto superiore Tramello- Cassinari (sede di Bobbio), e con la partecipazione del GAL del Ducato e il sostegno della Camera di Commercio. Il percorso – costituito da due incontri precedenti tenutisi a Bobbio, nel mese di febbraio, e a Ferriere, nel mese di marzo – è terminato con una giornata di dibattito, presso l’Auditorium Santa Chiara a Bobbio, a cui è intervenuto anche il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Il progetto nasce per valorizzare la montagna piacentina e le realtà presenti sul territorio, attraverso l’innovazione delle imprese e la creazione di nuova imprenditorialità. L’iniziativa è stata coordinata da Nicoletta Corvi (direttore di Confcooperative) e da Paolo Rizzi (docente dell’Università Cattolica di Piacenza) ed ha rappresentato l’occasione per presentare un’indagine sui giovani che vivono in montagna (a cura dell’Istituto Tramello di Bobbio) e per raccogliere le testimonianze di diverse cooperative e aziende che lavorano sul territorio. Tanti gli spunti di riflessione: ‘Il progetto “Una montagna di imprese” – ha affermato il presidente di Confcooperative, Daniel Negri – ha evidenziato il forte interesse dei giovani a rimanere sul territorio appenninico. Le tre giornate di dibattito – ha aggiunto Negri – hanno offerto la possibilità di valorizzare le eccellenze della montagna piacentina e di promuovere le realtà che, con spirito innovativo, operano sul territorio’. Durante la giornata sono state presentate alcune innovative cooperative di montagna, nate in questi mesi sul territorio: la cooperativa di comunità ‘Valnure’ di Samuele Risoli (che si propone di coinvolgere le realtà imprenditoriali e non, da Ponte dell’Olio a Ferriere, per promuovere le risorse dell’intera valle), l’esperienza di ‘Nuovi Residenti’ di Manuela Ferrari e Ferriere Sport Camp’, di Marco Bergonzi che proprio in occasione dei workshop ‘Una montagna di imprese’, ha annunciato la costituzione a brevissimo di una nuova realtà di impresa cooperativa grazie anche all’avvio di nuove partnership tra le cooperative dell’Alta Valnure. Ad evidenziare difficoltà e punti di forza delle imprese di montagna è stato l’imprenditore Marco Labirio di Gamma Spa di Bobbio, che ha spiegato la sua esperienza ai ragazzi delle scuole. Il professor Rizzi ha posto l’attenzione su due dati significativi: ‘Il 54% dei giovani intervistati vorrebbe diventare imprenditore e sogna di avviare una impresa in montagna, e più del 40% dei ragazzi vorrebbe vivere nel suo paese di origine’, dimostrando così un forte attaccamento al territorio. In questo contesto bene si inseriscono i nuovi corsi di formazione ‘Fare Impresa’ promossi da una rete di Enti di formazione piacentini e finanziati dalla Regione Emilia Romagna e presentati da Elena Busca di Ireecop (Confcooperative) per favorire l’imprenditorialità: ‘Si tratta di corsi gratuiti rivolti a giovani e inoccupati, e suddivisi su più percorsi: l’avvio di impresa (16 ore), la libera professione (16 ore), gli aspetti normativi e giuridici per l’avvio di impresa (16 ore), l’impresa cooperativa (16 ore). Si può scegliere, inoltre, tra corsi relativi alla redazione del business plan (40 ore), corsi di gestione delle vendite (16 ore) e degli acquisti (16 ore), di gestione economica di impresa (32 ore) e della logistica (32 ore). E ancora: corsi sul bilancio di esercizio (32 ore) e sugli strumenti di project management (32 ore); sulla digitalizzazione d’impresa (16 ore) e sul marketing (40 ore).

 

Gal del Ducato, Crotti: “Aggregare per innovare”

La giornata ha rappresentato anche l’occasione per fare il punto della situazione sui nuovi bandi promossi dal Gal (Gruppo di azione locale) del Ducato. ‘Aggregare per innovare’ è lo slogan con cui il presidente del Gal, Marco Crotti, ha spiegato gli obiettivi del nuovo soggetto per la gestione a livello locale dei programmi di sviluppo delle aree rurali: ‘Solo insieme possiamo combattere lo spopolamento e rilanciare la montagna, incentivando quelle imprese che vogliono investire in queste zone, integrando agroalimentare, turismo, imprese e ambiente’. Crotti ha poi annunciato i nuovi bandi promossi dal Gal: accanto alle ‘Nuove opportunità per vivere il bosco’ (in scadenza a giugno), si inseriscono gli investimenti in aziende in approccio individuale e di sistema, i contributi per le cooperative di comunità, i nuovi bandi rivolti alla logistica delle produzioni agroalimentari, alla sentieristica e al recupero di strutture per servizi pubblici.

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