Barbieri: “Attacchi immotivati
Il nostro è un modello diverso”

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Il sindaco Barbieri

di Emanuele Maffi – Nella conferenza stampa indetta coi giornalisti ieri il sindaco Patrizia Barbieri ha voluto precisare la propria posizione in merito alla clausola sociale, oggetto di attacco da parte dei sindacati nei giorni scorsi, in particolare da Marina Molinari della Cisl, che aveva espresso le proprie perplessità in merito all’operato della Giunta in questi 10 mesi di governo della città. Il Sindaco ha mostrato tutta la propria delusione visto che il 29 marzo aveva calendarizzato un incontro coi segretari di Cgil, Cisl e Uil. “Trovo sia un attacco immotivato – ha precisato -, nessuno ha detto che se ne infischia della clausola sociale, semplicemente può essere applicata in modo flessibile, non significa che non vogliamo applicarla, ad esempio è stata applicata per quanto concerne il tema dei rifiuti, col bando di gennaio“.
Il tema della clausola sociale era emerso nelle sttimane passate dopo il cambio di gestione dei centri di aggregazione, in particolare Spazio 4: gli educatori precedenti e non solo avevano specificamente richiesto un mantenimento della suddetta per mantenere il progetto originario. “Se viene cambiato il progetto educativo, posso anche non inserirla. Sono falsità quelle emerse, per noi è sacrosanto il mantenimento dei posti di lavoro e della legalità. Non ho la mania di apparire, ma di lavorare, in particolare sulla sicurezza”.
Il verbale di valutazione del progetto di Placentia Superba associazione che gestirà Spazio 4.0 per due anni, faceva emergere alcune perplessità da parte della commissione valutatrice: il progetto veniva considerato “parziale”, non venivano mostrate le modalità di intervento, così come gli strumenti di misurabilità dell’efficacia, e non si riscontravano miglioramenti educativi “di particolare efficacia” (pag.9 Verbale Terza Seduta). “La commissione ha richiesto solo dei chiarimenti, sono state fornite risposte soddisfacenti. Il nostro progetto educativo è diverso da quello precedente. Abbiamo iniziato un percorso sui centri di aggregazione per la fascia 11 – 14 anni, perchè riteniamo importante un aiuto per i compiti. Non credo che questo debba essere centro di attacco continuo, se il nostro modello non funzionerà ne prenderemo atto”.

(Foto di Emanuele Maffi)

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