In un solo anno di attività l’offerta di prestazioni mediche da parte dell’ambulatorio Arcangelo Dimaggio è più che raddoppiata e oggi i volontari si preparano ad affrontare nuove importanti sfide all’interno del Quartiere Roma. Nato lo scorso anno in via Pozzo, l’ambulatorio mira a tutelare la salute delle persone con fragilità sociale e sanitaria e funge anche come punto prelievi e sede di continuità assistenziale (Guardia medica). ‘I dati mostrano un aumento di richieste da parte di cittadini italiani: nei primi sei mesi del 2017 gli italiani che hanno usufruito di prestazioni mediche sono stati il 28%, contro l’8% del 2016. Si tratta di persone che non hanno possibilità di accedere al Servizio sanitario nazionale (clochard e italiani senza fissa dimora). Come ha mostrato il recente Report della Caritas Diocesana, sono oltre 300 i senzatetto a Piacenza: un dato significativo e che impone riflessioni’, afferma Stefania Calza, volontaria e socio fondatore dell’Associazione Arcangelo Dimaggio. Nata nel nome dello storico responsabile piacentino di Emergency, l’Associazione Arcangelo Dimaggio persegue finalità di solidarietà sociale e si prefigge come obiettivo la tutela della salute come valore primario universale. Per questo motivo lo scorso anno è nato – nell’ambito del Piano di qualificazione del quartiere Roma – l’ambulatorio Arcangelo Dimaggio, allo scopo di assicurare assistenza sanitaria essenziale e orientamento socio-sanitario gratuiti in una zona difficile della città, per intercettare persone che vivono in condizioni di povertà e di marginalità come migranti, stranieri e senzatetto. Con il nuovo anno, l’ambulatorio si appresta ad affrontare nuove importanti sfide: ‘Nei prossimi mesi aumenteranno i richiedenti asilo che verranno espulsi dai centri di accoglienza e avviati al rimpatrio assistito: insieme a Caritas e a diversi gestori di strutture di accoglienza del territorio, stiamo lavorando per organizzare un tavolo di confronto sul tema’, afferma Stefania Calza, che aggiunge: ‘E’ importante tenere alta l’attenzione su questa fascia di popolazione, la cui presenza è ineluttabile. Invertire il corso della storia non si può: l’unica strada percorribile è quella della integrazione e della tutela dei diritti universali. La salute in primis’. L’ambulatorio di via Pozzo è gestito da personale sanitario volontario dell’associazione Arcangelo Dimaggio, e conta oltre un centinaio di iscritti e una trentina di operatori suddivisi tra infermieri e medici, perlopiù under 40. L’ambulatorio eroga prestazioni mediche a coloro che non hanno accesso al Servizio sanitario nazionale: in prevalenza si tratta di stranieri (profughi, immigrati regolari, persone con premesso di soggiorno scaduto, clandestini) e italiani senza fissa dimora. ‘Per quanto riguarda gli utenti stranieri, l’età media è di 35 anni. Si tratta prevalentemente di uomini, provenienti per il 60% dall’Africa’, spiega Calza, che aggiunge: ‘per questa fascia di popolazione fragile è fondamentale la presenza di un medico nel quartiere tre volte a settimana (martedì e mercoledì dalle 9 alle 12, venerdì dalle ore 16 alle 19). Quest’anno abbiamo inoltre introdotto l’offerta di cure specialistiche (negli ambiti: ginecologia, cardiologia, dermatologia, neurologia) e il prossimo anno intendiamo dare risposte ad un’altra emergenza – quella del disagio psicologico -, coinvolgendo i professionisti del territorio’. Accanto alle prestazioni mediche, crescono i servizi infermieristici offerti alla popolazione residente: ‘Il quartiere Roma ha un’età media elevata (di residenti italiani, ndc) e la presenza dell’ambulatorio di prossimità agevola i piacentini nella misurazione della pressione arteriosa, nelle medicazioni, nella terapia intramuscolare. Fondamentali sono poi – aggiunge Calza – il punto prelievi (aperto tutti i giovedì dalle ore 8:15 alle ore 10) e la sede di Continuità assistenziale (Guardia medica). L’ambulatorio è nato grazie al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e della precedente Giunta Dosi: auspichiamo di portare avanti la collaborazione con la nuova amministrazione comunale e a tale proposito abbiamo in programma la tavola rotonda ‘La risposta di Piacenza alla povertà’, il prossimo 10 gennaio. La giornata – a cui parteciperanno Ausl, Caritas e Comune di Piacenza insieme a diverse associazioni locali – rientra tra gli appuntamenti formativi del secondo Corso per volontari dell’Associazione Arcangelo Dimaggio, che si concluderà il 17 gennaio con l’esperienza di accoglienza dell’ambulatorio Naga di Milano’.