La formula sarà quella dell’anno scorso ma Piacenza avrà per le mani un festival più internazionale e ancora più ricco e variegato dal punto di vista musicale. La 19° edizione di “Tendenze”, da venerdì 6 a domenica 8 allo Spazio4 di via Manzoni, ogni giorno a ingresso gratuito dalle 18.30 alle 2, sui suoi quattro palchi darà fiato a 51 proposte diverse tra concerti, live-set e dj-set.
In scena, insieme a buona parte del meglio della scena piacentina, 13 gruppi o artisti in arrivo dall’Italia e 3 band dal resto del mondo, una per giorno: venerdì toccherà a Sonny Vincent (da New York, classe ’53, è una leggenda vivente della scena punk ’77), sabato a Roz Bub (dalla Svizzera, un trio rock-blues graffiante e selvaggio) e domenica ai mitici The Telescopes, dall’Inghilterra, il seminale gruppo di Stephen Lawrie, padre fondatori dello spacerock/shoegaze.
La regia dell’evento – sostenuto dal Comune, quest’anno insieme alla Fondazione di Piacenza e Vigevano – è ancora di associazione 29Cento, in collaborazione con Collettivo51 e Moustaches. Quattro i palchi – dicevamo – che garantiranno a ciascun gruppo la sua collocazione ideale: il consueto portichetto, due grandi tendoni e il boschetto, dedicato (nelle sole giornate di venerdì e sabato) all’elettronica e alla sperimentazione.
Un fiume di musica indipendente e originale a cui si affiancherà, come ogni anno, una serie di proposte collaterali che renderanno il festival una creatura sfaccettata. Stand gastronomici a parte, ritroveremo la sezione “expo” con molte bancarelle di associazionismo e artigianato e diversi “extra”: lo stand dei ragazzi di Moustaches, con parecchie idee tra cui magliette personalizzabili e stampabili in loco; il laboratorio “Algas”, per incidere su vinile la propria musica in formato Mp3 e stampare t-shirt “customizzate”; la mostra “I disegni di Berlikete”; uno spazio dedicato al “live-painting” animato dagli artisti del piacentino “Collettivo Cipolla” e l’installazione “Girandola Soffiapensieri” di Giui Russo, per scacciare i rovelli che impediscono di dormire sonni tranquilli. Infine, “Camera Sebach” del Collettivo51: irruzioni di telecamera e microfono, mini interviste lampo finalizzate alla produzione di un documentario atipico dedicato ai quasi vent’anni di Tendenze.
