“I risultati dei ballottaggi hanno messo a nudo un’evidente difficoltà del Partito democratico, con motivazioni meritevoli di analisi sia sul piano locale che su quello nazionale. Continuo tuttavia a ritenere il tentativo del presidente del Consiglio Matteo Renzi, pur pieno di ostacoli e di errori, l’unico possibile in questo momento per il futuro del Paese. Se fallisse non so quale prospettiva si potrebbe aprire”. Così il sindaco di Piacenza Paolo Dosi commenta i risultati delle elezioni amministrative che hanno visto trionfare a Roma e Torino il Movimento 5 Stelle, risultati destinati ad aprire, inevitabilmente, una nuova stagione, nel Pd e nel renzismo.
Ma sulle comunali piacentine del 2017 Dosi non scioglie la riserva: “Avevo detto che a giugno avrei deciso se ricandidarmi o meno ma rinvio la decisione. Cerco di affiancare una lettura complessiva della situazione a una lettura più personale. Quanto meno passerà l’estate. Di sicuro il problema non consiste nell’assecondare eventuali ambizioni personali – che non ci sono – ma di trovare la miglior candidatura possibile per la prosecuzione di una attività amministrativa che negli ultimi 15 anni ha tenuto bene, ha dato risultati lusinghieri nonostante le difficoltà, e ha contribuito a valorizzare un territorio tra i più equilibrati del paese, con uno sviluppo consolidato, a cui occorre dare continuità”. Quindi, di fronte a un nome forte, una candidatura condivisa dalle due fazioni del partito, lei sarebbe disposto a mettersi da parte? “Posso solo dire che non mi sottraggo a nessun tipo di confronto, soprattutto in una fase come questa in cui la politica ci pone di fronte a continui cambiamenti, anche repentini, e bisogna essere pronti a saperli cogliere, se non addirittura a improvvisare le giuste contromosse”.