Pro Piacenza, passata la festaFusione inevitabile?

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proTerminata la sbornia dei legittimi festeggiamenti per l’impresa di salvezza il Lega Pro per una compagine all’esordio assoluto tra i professionisti con l’aggravante di una pesante penalizzazione iniziale, ora il Pro Piacenza deve concentrarsi alla programmazione della prossima stagione che dovra’ essere per voce degli stessi dirigenti rossoneri la stagione del consolidamento tra i professionisti. Al di la’ delle dichiarazioni di rito ufficiale che ostentano sicurezza sul prossimo futuro, permangono forti perplessita’ sulla consistenza di una societa’ che nei mesi invernali ha visto l’accavallarsi di tante e troppe anime al suo interno fino al sorgere di dubbi sulla compattezza reale degli imprenditori presenti in seno al Pro. Ora la situazione sembra piu’ fluida: da una parte sembrano defilarsi come previsto sia Giglio (vera anima economica fino alla scorsa estate) che Tacchini (uomo della prima ora con Scorsetti e Gaudino dal Pizzighettone), mentre e’ ancora incerta la posizione del patron Scorsetti che per motivi di eta’ potrebbe rinunciare alla presidenza logorato e deluso anche dalla continue critiche ricevute in citta’ anche per le sue origini extra-territoriali. Resta dunque Burzoni che con la sua Bft cerchera’  almeno inizialmente di garantire la regolare iscrizione del Pro alla Lega Pro garantendo (come in passato) egli stesso la fidejuissione da 600.000 euro propedeutica all’iscrizione medesima; nel contempo partira’ la ricerca di almeno una parte di sponsor che possa contribuire ad un onesto campionato. Quantificando in circa due milioni di euro il budget base per allestire una minimo di rosa competitiva si puo’ intuire come il lavoro che attende Burzoni e soci sia tutto meno che agevole, gli stessi Francani e Franzini in seno ai festeggiamenti hanno fatto intendere come sia importante capirae a breve su che investimenti si potra’ contare per i prossimi mesi.;il direttore sportivo per impostare una campagna acquisti sulla carta piu’ agevole rispetto al passato grazie all’assenza di penalizzazioni ed al buon nome che il Pro si sta facendo in giro per l’Italia ma che potrebbe diventare impegnativa se il budget di spesa fosse drasticamente limitato o, peggio ancora, indefinibile col rischio che se i rossoneri dovessero finire nel girone settentrionale i costi potrebbero aumentare stante la maggior competitivita’ del raggruppamento A. Per Franzini invece il discorso potrebbe essere legato alla mancanza di stimoli dopo una fantastica cavalcata partita dai dilettanti, il tecnico valdardese si e’ fatto conoscere ed apprezzare in questa annata e potrebbe cedere alle lusinghe di una chiamata importante senza dimenticare come la pista che lo porterebbe al Piacenza Calcio e’ sempre molto calda e per lui rappresenterebbe una sfida molto stimolante. Per ultimo non va dimenticato come la societa’ di Via De Longe dovra’ lavorare maggiormente sul marketing territoriale, e’ infatti impensabile affrontare il terzo campionato nazionale con pochi intimi allo stadio; non e’ sufficiente piangersi addosso lamentando scarsa attenzione dai media e pubblico ma cercare di coinvolgere il piu’ possibile la base del tifo chiamando scuole, parrocchie, societa’ sportive ed enti pubblici, solo cosi facendo il grande pubblico potra’ scoprire che a Piacenza esiste anche una piccola ma nobile societa’ il Lega Pro. Sembra dunque inevitabile per Burzoni cercare una via d’intesa con i Fratelli Gatti per dar vita ad un “super Piacenza” unendo i capitali e le strutture tecniche, forse oggi come non mai dalla parte del Pro Piacenza una fusione con i biancorossi pare la via obbligata per dare un futuro la proprio progetto.

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