Piazza Cittadella, si farà il parcheggio che non piace
Legambiente: “Bisogna recedere dal contratto”

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“16 magnifici alberi da abbattere per costruire un parcheggio interrato in Piazza Cittadella che né i cittadini, né gli attuali amministratori dicono di volere, ma il progetto va avanti indisturbato. Perché?”
E’ quello che si chiedono gli attivisti di Legambiente a fronte della decisione di portare avanti – ad opera dell’amministrazione comunale – il cantiere per la riqualificazione di Piazza Cittadella, con relativo parcheggio interrato. Nonostante le perplessità manifestate fin da subito dalla giunta Barbieri sull’opportunità di uno scavo per il parcheggio di piazza Cittadella, nei giorni scorsi è stata perfezionata la convenzione tra Stato e Comune per ciò che concerne il Bando Periferie. La convenzione, in automatico, innesca il conteggio dei sessanta giorni per la redazione dei progetti esecutivi da parte degli uffici municipali, progetti che contemplano anche il restyling di Piazza Cittadella con la annessa realizzazione del parcheggio interrato. Il Bando Periferie mette a disposizione fondi per la riqualificazione del comparto di Borgo Faxhall (assegnati 4,7 milioni di euro), riqualificazione che vede al centro il recupero del Berzolla, l’ex rimessa dei locomotori, nonché l’area di piazza Cittadella-piazza Casali (6 milioni di euro è l’ammontare della dote) con la riqualificazione in superficie, la demolizione del mercato rionale da ricostruire in loco, la riqualificazione dell’ex autostazione dei bus e la già menzionata realizzazione del parcheggio interrato.
Lo scavo in piazza Cittadella, agganciato al Bando Periferie ma inserito in un progetto precedente, gode di un finanziamento pubblico-privato di 10,7 milioni di euro, 8 milioni dallo Stato e 2,7 milioni di provenienza privata: 1,2 milioni da una cordata di imprese (Ccc di Bologna, Edilstrade Building di Piacenza, Final di Palermo e Apcoa di Mantova) che nel 2012 ha vinto l’appalto per il project financing di piazza Cittadella (parcheggio ipogeo e riqualificazione in superficie) e 1,5 dal Consorzio agrario Terrepadane.
Il progetto di massima per la zona Nord prevede in Piazza Cittadella la costruzione di un parcheggio interrato con 200 posti auto per il pubblico e 50 destinati alla vendita, più un fabbricato sovrastante di servizio al parcheggio medesimo. La concessione per il parcheggio risale al 2012 ed è basata sulla formula del project financing. La concessione è stata costantemente mantenuta in condizioni di validità – lo conferma l’assessore all’urbanistica Erika Opizzi – ed è stata inclusa successivamente nel Bando periferie; il finanziamento privato per l’opera è divenuto quindi parte essenziale del finanziamento complessivo dei progetti inclusi nel Bando.
L’appalto per il parcheggio, dunque, assegnato sei anni fa e fin qui rimasto in stand by, si farà: l’intenzione della giunta Barbieri di revocarlo è caduta definitivamente. L’ex autostazione delle corriere verrà dunque abbattuta, così come gli alberi – sedici fra pini e tigli – per fare posto allo scavo che – presumibilmente – partirà dal 2019 (sessanta i giorni per il progetto esecutivo, per l’attivo del nullaosta da Roma e sei mesi di tempo per la pubblicazione dei bandi di gara). Margini di ridiscussione – ha fatto sapere l’assessore ai Lavori Pubblici Garetti – rimangono solo per la riqualificazione in superficie della piazza ora che va elaborato il progetto esecutivo.
“Nei due incontri che la Consulta delle associazioni negli ambiti Territorio e Sviluppo ha avuto con l’amministrazione – spiega Marco Natali di Legambiente – sia con l’assessore Opizzi che con l’assessore Garetti, è stata proposta un’alternativa al parcheggio di Piazza Cittadella ma il Comune sostiene l’impossibilità di recedere dalla concessione, pur sgradita, perché ciò comporterebbe il pagamento di una forte penale al consorzio concessionario vincitore dell’appalto. Per la giunta, nonostante sia contraria all’intervento, non è più possibile bloccare tutto. Invece, secondo noi – prosegue Natali – un’amministrazione, tenuto conto del tempo trascorso dal momento dell’inizio della procedura e dall’indizione del bando – e quindi delle mutate condizioni della città e dei suoi bisogni – deve ritenere legittima la recessione del contratto. Diversamente ci troveremmo nella paradossale condizione secondo cui l’amministrazione, e i cittadini, sarebbero costretti a impiegare risorse ingenti per attuare un’opera che è ormai unanimemente ritenuta contraria all’interesse pubblico”.
“Ci sono molte cose ancora da chiarire – aggiunge Natali – tant’è che chiederemo, come Consulta, l’accesso agli atti per verificare se davvero, come dicono, non sia più possibile tornare indietro”.
Della Consulta Territorio e Sviluppo fanno parte, oltre a Legambiente, associazioni e comitati di cittadini tra cui gli Amici della Pertite, Fiab Amolabici, Auser, Acli. Tutti d’accordo – ha confermato Natali – “nel contrastare fortemente la realizzazione del parcheggio di Piazza Cittadella e nel chiedere all’amministrazione di fare ogni possibile sforzo per recedere dal contratto di concessione. La cosa grave – continua l’esponente ambientalista – è che si dà il via a un’operazione (che durerà anni e che magari vedrà lievitare tempi e costi) a cui tutti si professano contrari: cittadini, comitati e amministratori. Ne vale la pena?”
“Al limite – è la conclusione di Natali – converrebbe pagare la penale piuttosto che sottoporre la città a una prospettiva così nefasta”.
E i finanziamenti previsti dal Bando Periferie? “Non saprei, potrebbero essere usati per qualcos’altro. Intanto noi, appena avremo in mano gli atti, cercheremo di trovare gli strumenti per bloccare questo scempio”.

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