Piacenza Calcio, il ritorno di Taugourdeau
Il regista marsigliese pronto a tornare protagonista

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Anthony Taugourdeau

Quando nell’estate del 2015, sbarca a Piacenza Anthony Taugourdeau, i tifosi biancorossi sanno ben poco riguardo quel ragazzo alto e tatuato, tanto che le varie storpiature del suo cognome generano buffi nomignoli coi quali ci si riferisce al giocatore ancora oggi. Dopo poche settimane, però, chi affolla le tribune del Garilli impara eccome a conoscere quel francese capace di giocate che, da queste parti, non si vedevano da secoli.
Ora che, seppur in prestito secco, Togo torna alla corte di Franzini dopo la non brillante parentesi trapanese, i supporters piacentini possono esultare per il ritorno di un grande regista, bravo ad impostare e spesso decisivo sui calci da fermo.
Anthony Taugourdeau arriva in Italia nel 2008, e si accasa al Pisa allenato da quel Giampiero Ventura che, a distanza di un decennio, diverrà il nemico della nazione per antonomasia. Nel settembre 2009 si trasferisce al Carpi in D, dove disputa una delle migliori stagioni della sua carriera con 32 presenza impreziosite da ben 9 reti. Dopo 5 anni a Bergamo sponda Albinoleffe (inframmezzate da sei mesi a Prato nel 2011) tra C1 e B, il suo cartellino viene acquistato dal Santarcangelo dove resta solo dodici mesi, poi sarà Piacenza.
Siamo agli albori della stagione 2015/2016, i fratelli Gatti ripartono dall’ex allenatore del Pro, Arnaldo Franzini, per vincere il campionato di serie D dopo due stagioni deludenti.
Il Mago di Vernasca posiziona il nuovo arrivato in cabina di regia e gli consegna le chiavi del centrocampo; il classe ’89 lo ripaga prendendo per mano la squadra e permettendole di compiere quel salto di qualità che occorreva per centrare la promozione in Lega Pro (l’attuale serie C).
Il Piacenza non si accontenta di dominare la serie D, ma va oltre: record di punti (96) e finale scudetto persa contro la Viterbese; il francese si rivela una pedina insostituibile nel 4-3-3 franziniano.
L’anno successivo la musica non cambia (nonostante, a inizio 2017, il tecnico piacentino trasformi il 4-3-3 di cui sopra in un 3-5-2), il marsigliese è l’uomo di punta di una formazione che va oltre le proprie possibilità: sesto posto e playoff. Il regista transalpino è anche il protagonista di una delle pagine più belle della storia biancorossa degli ultimi anni, grazie alla doppietta rifilata in trasferta alla Cremonese nel vittorioso derby d’andata.
Gli 11 gol in 36 partite (non male per un centrocampista difensivo, vero?), lo rendono una delle stelle del girone, nonché oggetto del desiderio di diversi club e alla fine la spunta il Trapani, grazie ad un’offerta che né la società di via Gorra, né il calciatore possono rifiutare.
Dopo sei mesi di distacco, il Piacenza e Taugordeau si rincontrano come due ex fidanzati insoddisfatti dalle più recenti esperienze (i biancorossi sono quintultimi in classifica mentre il francese, dopo un discreto inizio in granata, è stato relegato in panchina dall’allenatore dei siciliani Calori).
Solo il tempo potrà dire se questo ritorno di fiamma funzionerà. A proposito del tempo: cosa accadrà tra sei mesi quando il prestito sarà terminato? Togo tornerà al Trapani? Teoricamente si, ma anche in questo caso è meglio non sbilanciarsi troppo: il colpo di scena potrebbe essere dietro l’angolo.

Sasi

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