Lavori pubblici e viabilità, come cambia la città
Cisini: “Mobilità sostenibile il nostro obiettivo”

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L’assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente Giorgio Cisini

Una città congestionata dal traffico (fino a 50mila auto negli orari di punta, negli snodi viari più critici); l’allarme delle associazioni ambientaliste che lamentano la mancanza di volontà politica nel contrasto dell’inquinamento; la protesta di studenti e commercianti contro lo spostamento del terminal corriere da piazza Cittadella a via dei Pisoni. Sono solo alcune delle grane cui deve fare fronte l’assessore ai Lavori Pubblici e alla Mobilità (nonché all’Ambiente) Giorgio Cisini, in carica dal gennaio 2014: “Fin dall’inizio del mio mandato, e in particolare con la successiva delega all’Ambiente, ho cercato di tenere insieme, conciliandoli, i due aspetti, lavori pubblici e ambiente. Ci vuole un filo conduttore per cucire esigenze diverse da riassumere in interventi concreti. Una delle fonti di inquinamento più importanti deriva dalla mobilità, dalla quale si misura anche la vivibilità urbana. Oggi ogni famiglia possiede più di un’automobile, il che significa uso eccessivo del mezzo privato: il moltiplicarsi degli automezzi insiste su una struttura di città (la pianta romanica di Piacenza) consolidata, che è sempre la stessa. Da tener presente anche la variabile della sicurezza: in un periodo storico in cui gli adolescenti fanno uso occasionale di sostante stupefacenti, anche questo incide. Per cui, con la dovuta attenzione all’ambiente, quindi a una mobilità sostenibile da una parte, e sempre meno risorse dall’altra, intervenire in modo strutturale diventa sempre più difficile. Dobbiamo poi tener presente anche la valorizzazione della qualità urbana, la città storica. Il mio compito è tenere insieme tutto questo attraverso la realizzazione di microinterventi”.
Passiamoli dunque in rassegna.
Piano parcheggi. “Abbiamo iniziato dall’ospedale – spiega Cisini – con la riqualificazione del parcheggio di via XXI Aprile (senza mai chiuderlo), la sistemazione di quello dall’altro lato della strada, la realizzazione di quello nuovo di via Anguissola. Abbiamo poi liberato dalle auto il piazzale antistante Santa Maria di Campagna, facilitando così anche il traffico alla rotonda all’imbocco della via”.
Nuovo Corso. E’ partita la sperimentazione della nuova viabilità: in accordo con i residenti e i commercianti della via, è stato istituito il senso unico per le auto tra la rotonda della statua di Sant’Antonino e il Dolmen e non è possibile svoltare in via Venturini, ad eccezione delle auto dei residenti, munite di apposito pass. La pista ciclabile è sulla sinistra a doppia corsia mentre sulla destra è stato allargato il marciapiede per i pedoni. “Tutta la rete di piste ciclabili della zona sud della città – spiega Cisini – entrando sul corso in direzione centro storico si immetteva in un imbuto pericoloso. Nessuno ora potrà parcheggiare in questo tratto ad eccezione dei mezzi di carico e scarico merci dei negozi e la fermata dell’autobus è stata spostata nei pressi del liceo scientifico Respighi. Il nuovo assetto, concordato con i commercianti della via, servirà a fare ordine e a mettere in sicurezza, nonché a dare più valore all’intera area e a migliorare l’aria”.
Viale Dante: “Sia dal punto di vista impiantistico (con i lavori per il teleriscaldamento e all’acquedotto – non dimentichiamo che siamo la città che disperde meno acqua nel sottosuolo) sia dal punto di vista del traffico –più fluido – ora c’è più ordine. I lavori andranno a compimento entro l’estate. Inoltre, con la sperimentazione del semaforo spento di viale Dante si è normalizzata la situazione traffico e incidenti (la spiegazione la lascio agli psicologi)”.
Rotonde. “Sono partiti i lavori di realizzazione, come infrastruttura permanente, della rotatoria all’incrocio tra via Emilia Parmense, strada dell’Anselma e via Delle Novate e affidati i lavori per quella di via IV Novembre – via Alberici.  L’obbiettivo è quello di fluidificare ulteriormente il traffico stradale sull’asse via XXIV Maggio, IV Novembre, viale Dante e viale dei Patrioti. Il traffico ora è riequilibrato su tre assi: Stradone Farnese, via IV Novembre e viale Dante.
Mobilità sostenibile.  “Siamo partiti con la messa in sicurezza delle fermate dei pullman, zone pericolose nelle ore di punta: in via IV Novembre, davanti al Cheope, abbiamo rimosso le auto per far salire gli studenti in sicurezza; in viale Dante le fermate sono state portate sulla strada per evitare la sosta delle auto. Tutte azioni per una mobilità sostenibile: dalle piste ciclabili alle fermate dei bus in sicurezza per incentivare l’uso delle bici e dei mezzi pubblici”.
Autostazione corriere. “Si tratta dell’intervento più importante. Piazza Cittadella, nell’immaginario collettivo, era un non luogo, un grande parcheggio. Come possibile? Nella zona romana della città, a due passi da Piazza Cavalli e davanti a Palazzo Farnese? Era urgente la necessità di riqualificazione. Nel Master Plan che riguarda tutta la zona Nord di Piacenza (e che contempla il tracciato dell’antica via del Guazzo, la Chiesa del Carmine e l’ex Laboratorio Pontieri) abbiamo inserito anche un intervento sulla piazza. Abbiamo così pianificato la nuova autostazione a fianco della stazione ferroviaria (sull’esempio di altre città, come Parma) nello spazio dell’ex Piano Caricatore, mantenendo la fermata importante in Cittadella e spostando lì il terminal badando alla sicurezza senza tanti riguardi all’estetica. La sperimentazione è partita il 18 aprile scorso: tutti i pullman scaricano gli studenti in Cittadella, poi funziona la navetta (ogni 5 minuti negli orari di punta) che li porta a Piano Caricatore da dove i pullman ripartono senza passare in centro, solo la navetta collega piazza Cittadella: così garantiamo più benessere ambientale e servizi migliori. Utilizzando invece Piano Caricatore, adiacente a Borgo Faxal (liberandolo così dai pullman a favore delle auto) iniziamo la sperimentazione per verificare i tempi di percorrenza, capire le criticità e ripartire poi a settembre rodati e messi a punto. Non si era mai sperimentato il capolinea in un altro luogo. Abbiamo preferito, al costo di un bilocale, spostare subito, senza aspettare la soluzione definitiva di Borgo Faxal. Poteva essere più bella? Sicuramente sì, ma abbiamo speso poco e niente. Stiamo pensando anche a un parcheggio scambiatore nell’area del mercato ortofrutticolo, al bike sharing al Piano Caricatore. I genitori, inoltre, possono stare tranquilli: l’area è dotata di telecamere di sicurezza, i ragazzi sono al sicuro”.
Piazza Cittadella. Avremmo potuto fregarcene di piazza Cittadella lasciando l’incombenza alla prossima amministrazione. Invece abbiamo scelto di liberarla subito dai bus. Con il recupero della chiesa del Carmine, poi, la piazza diventerà un ulteriore luogo di iniziative per i cittadini. Tutto ciò sempre nella direzione della riqualificazione della città, del miglioramento dell’aria, della mobilità sostenibile.
Vi sarà anche il parcheggio sotterraneo, contenuto in un contratto che prevede l’investimento di 10 miliardi di euro da parte di un soggetto privato, contestuale alla riqualificazione della superficie. La ditta che ha avuto l’appalto ha appena presentato al Comune il progetto che verrà presto sottoposto alla Conferenza dei servizi e alla cittadinanza, nell’ottica di un piano partecipato”.
Barriera Genova. “C’è la possibilità di una nuova strada di collegamento tra il parcheggio di viale Malta e via XXIV Maggio, all’altezza di via Varazzani. Quando avremo la disponibilità  dell’area dell’Ospedale militare daremo il via ai lavori, soldi permettendo. Potrà diventare un controviale del Corso e sarà comodo anche per raggiungere l’ospedale. In cantiere anche la sistemazione del parcheggio di viale Malta con la creazione di marciapiedi, la messa in sicurezza e la creazione di nuovi posti auto.
Quartiere Roma. “In programma una nuova sistemazione viabilistica, con il cambiamento di alcuni sensi unici, per eliminare il cosiddetto traffico “parassita” e migliorare la mobilità”.
Ambiente. “Abbiamo ricevuto critiche sulle scelte amministrative di contrasto all’inquinamento ma ci si deve riconoscere lo sforzo di tenere tutto insieme. Del resto, salvaguardare l’aria in Pianura Padana è davvero una missione impossibile. Ci troviamo poi davanti a situazioni consolidate, a realtà produttive che hanno portato lavoro e benessere, e d’altra parte – non dimentichiamolo -, a pochissime risorse sia economiche che umane. Dobbiamo per forza misurarci su scala regionale, altrimenti dovremmo mettere in discussione il rapporto lavoro-ambiente. Possiamo invece cercare di intervenire sul traffico veicolare, sul teleriscaldamento, sul pedibus e sull’educazione ambientale dei più giovani. E’ positivo, ad esempio, che ci siano molti ragazzi che si muovono in bicicletta, dobbiamo fare in modo che resti un’abitudine anche quando saranno adulti”.

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