L’assessore Jonathan Papamarenghi assicura: “Centri estivi per i bambini al via già dall’otto giugno”

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Il Comune di Piacenza è pronto a dare il via libera ai centri estivi già l’8 giugno e sosterrà, con aiuti mirati, sia i gestori, sia le famiglie meno abbienti che non possono permettersi di pagare le retta piena. Ad assicurarlo è l’assessore Jonathan Papamarenghi che, sfruttando la possibilità concessa dalla regione Emilia Romagna, ha deciso di anticipare l’inizio dei centri estivi dal 22 di giugno all’8. Si tratterà però di centri rivoluzionati dall’emergenza covid e con un protocollo, varato dalla regione Emilia Romagna, da seguire per limitare al massimo la possibilità di contagio.

Verrà infatti assegnato un educatore ogni 5-7-10 ragazzi a seconda dell’età, l’attività andrà organizzata all’interno di piccoli gruppi e sarà possibile svolgere giochi di movimento all’aperto per permettere ai bambini di scaricare lo stress accumulato nel lockdown. Oltre naturalmente a mantenere il distanziamento di almeno un metro, ad usare il gel igienizzante e ad attrezzare aree triage. I genitori dovranno accompagnare i bambini ad orari differenziati in modo da evitare l’affollamento; i punti di accoglienza dovranno essere collocati all’esterno della struttura. Prima dell’accesso all’area all’accompagnatore verrà richiesto se il bambino ha avuto febbre o difficoltà respiratorie; inoltre al bimbo verrà provata la temperatura e avrà la possibilità di lavarsi le mani con acqua e sapone o gel igienizzante, sia all’entrata che all’uscita dal centro. Tutti, educatori e bambini, dovranno indossare la mascherina. Le aree frequentate dai bambini e le attrezzature usate andranno igienizzate a inizio e fine giornata e particolare attenzione andrà posta durante i pasti; i bambini infatti non dovranno condividere posate o bicchieri.

Non sarà possibile svolgere nessuna festa di fine corso. Inoltre, bambini e adolescenti dovranno lavorare per piccoli gruppi; per questo motivo la questione relativa al numero di educatori da impiegare si fa delicata, oltre che costosa. Per i bambini dai 3 ai 5 anni infatti, sarà presente un adulto ogni 5 bambini; per i bambini dai 6 agli 11 anni, un adulto ogni 7; per i ragazzi dai 12 ai 17 anni, un adulto ogni 10. Il personale dovrà essere in possesso di un diploma di scuola superiore o di una laurea, anche triennale, meglio se a indirizzo socio – educativo con funzione di educatore.

Il Comune di Piacenza, per mano dell’assessore Jonathan Papamarenghi, ha quindi emanato, nei mesi scorsi, due bandi, che saranno però riaggiornati nel mese di giugno. Uno, “Estate per tutti”, è rivolto ai gestori che si prendono cura dei ragazzi disabili. Se prima questi bambini potevano essere inseriti nel gruppo, quest’anno per i disabili è previsto un rapporto uno a uno con un educatore. Questo naturalmente comporta enormi costi di gestione. Un secondo progetto, “Conciliazione, vita, lavoro” si basa invece su fondi europei e prevede aiuti per le famiglie che non riescono a pagare le rette dei centri estivi. Il bando è stato aperto alcuni mesi fa in piena emergenza covid ma verrà riaperto il 3 giugno in modo da dare la possibilità ad altre famiglie di iscriversi.

Ma quest’anno la valenza dei centri estivi non sarà solo ludica ma anche, e soprattutto, sociale, come sottolinea sempre l’assessore Papamarenghi. I bambini a cui i centri si rivolgono infatti, in certi casi hanno subito lutti in famiglia che sono difficili da affrontare. Per non dimenticare che i bambini sono stati per mesi a casa da scuola, chiusi in casa senza nessuna possibilità di relazionarsi con i loro coetanei. Proprio per questi motivi il Comune di Piacenza si impegnerà a allargare al massimo la platea dei partecipanti.

Michela Bassi

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