Galvani (Comitati salva ospedali): “Tagli alla sanità,
a rischio la salute dei cittadini”

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Bruno Galvani con il presidente del Comitato pro Villanova Valter Bulla
Bruno Galvani con il presidente del Comitato pro Villanova Valter Bulla

“Agiremo su un fronte comune per salvaguardare la salute dei cittadini”. Si sono uniti in un unico Coordinamento i tre comitati nati per difendere i presidi ospedalieri di Villanova, Fiorenzuola e Castelsangiovanni.
“Stiamo cercando di far capire alla popolazione il tema vero: il taglio alla sanità che si prospetta da qui al 2019 – spiega Bruno Galvani, presidente della Fondazione Anmil e componente il Comitato per salvare l’ospedale Verdi di Villanova (nella foto con il presidente del Comitato Valter Bulla) – Vogliamo che da Piacenza parta una levata di scudi per frenare una deriva che avrà conseguenze veramente pesanti sulla salute dei cittadini. Il problema non è solo lo spostamento dell’unità spinale di Villanova. Certo, è il frutto amaro, l’esempio di quello che sta succedendo: potremmo avere un’eccellenza investendo un po’ di soldi ma un progetto nazionale lo impedisce. Piano che la Regione sta cavalcando”.
Di che progetto parla?
“Il Def (Documento di Economia e Finanza) 2016 annuncia un clamoroso disinvestimento per la sanità pubblica. L’Intesa Stato Regioni ha già deciso i tagli: si tratta di 3,5 mld nel 2017 e di 5 mld dal 2018. Il risultato, precisa il Def, sarà raggiunto associando le riduzioni di spesa per beni e servizi a quella per il personale: dunque si continueranno a colpire servizi e prestazioni e condizioni di lavoro. E tutto questo invece di intervenire seriamente sulla lotta alla corruzione e agli sprechi. E la cosa paradossale e inaccettabile è che sia la Corte dei Conti che l’Ocse affermino che l’Italia ha già una spesa sanitaria più bassa rispetto alla media dei Paesi UE. Eppure si taglia ben sapendo che è proprio l’incidenza della spesa sanitaria sul Pil che desta l’allarme maggiore: adesso è già molto preoccupante, ma nel 2019 precipiterà al 6,5%, cioè al di sotto del livello di rischio per la salute indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”.
Le prossime messe dei Comitati?
“Aspettiamo una mossa da parte dei sindaci piacentini. Non possono continuare a tacere e far finta di nulla. Devono assumersi le loro responsabilità davanti alle 40mila firme di cittadini raccolte. Noi daremo valenza nazionale a questa battaglia. Non è solo un problema locale”.

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