“Festival del pensare contemporaneo”. Al centro il pensiero e la forza del dialogo

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In un’epoca in costante cambiamento, a volte troppo rapido o radicale, a Piacenza si sente la necessità di portare un nuovo evento che possa descriverlo al meglio, anche raccogliendo l’eredità delle fortunate edizioni dal 2008 al 2016 del Festival del Diritto, ma guardando oltre: la primissima edizione di questo nuovo Festival del Pensare Contemporaneo si terrà nei giorni tra il 21 e il 24 settembre 2023, con cinquanta eventi, più di cento ospiti come filosofi, giornalisti, blogger, influencer, critici d’arte, cantanti, artisti, chef, storici che parleranno di un po’ di tutto, dai cambiamenti climatici al cibo del futuro, dalla medicina personalizzata alle sfide urbanistiche passando per l’intelligenza artificiale e tanto altro. Il tutto immerso fra concerti filosofici, dialoghi inusuali e sorprendenti fra personaggi lontani magari per esperienza ma accostati negli interventi. Il 31 agosto è stata presentata nella sede della Regione Emilia-Romagna, a Bologna, la kermesse dell’evento, con la sindaca Tarasconi, gli assessori regionali alla Cultura e al Turismo Mauro Felicori e Andrea Orsini e Mario Magnelli, il presidente del comitato promotore che trae le sue forze da Rete Cultura Piacenza, Fondazione Piacenza e Vigevano, Provincia, Comune, Camera di commercio e Diocesi. “Vogliamo fare una bella figura – dice la sindaca di Piacenza -, sarà una pausa di riflessione in un mondo che corre freneticamente e dove non c’è più spazio al pensiero. Siamo partiti dai giovani.” L’assessore Felicori ha affermato che: “Cultura e turismo sono i due aspetti per cui oggi le città si fanno conoscere, accrescendo la loro reputazione, come sta facendo Piacenza, che è poco conosciuta ma che è in pieno risveglio.” Che dalla sua non avrà solo incontri culturali e dibattiti in questo festival cittadino, ma anche arte, teatro, cinema a XNL (fra l’altro nei giorni del festival saranno aperti tanti eventi artistici), Klimt, la Sezione Archeologica del Museo, il Guercino e una provincia attraente per bellezza ed eventi fra Veleia, Vigoleno, Travo, Valtidone, Bobbio. Corsini infine ha citato una battuta del critico Philippe Daverio che durante una visita all’Expo di Milano del 2015 definì provocatoriamente il capoluogo lombardo come ‘la periferia di Piacenza’, parlando di valorizzazione della Via Emilia: “Il turismo sta cambiando pelle, Piacenza si sta affermando turisticamente, lo dicono i dati e crescerà ulteriormente in questo senso”, ha continuato Corsini.

ANDREA FUSACCHI CURATORE DEL FESTIVAL


Il curatore del festival, Andrea Fusacchia ha illustrato la struttura operativa dell’evento di quattro giorni che “affronta un’epoca straordinaria, positiva e negativa” che guarderà soprattutto al pubblico giovane, come ad esempio sul tema ‘Lavorare da boomer?’ con Beniamino Pagliaro e Francesca Coin. “Perché tanti giovani – fa notare Fusacchia – sostengono colloqui di lavoro dove chiariscono che vorrebbero lavorare da casa, in smartworking…”, una modalità sdoganata dal Covid ma non entrata nelle corde degli imprenditori, che faticano ad aprirsi. Il lavoro in divenire deve interessare i ragazzi, per la sua straordinaria accelerazione. Ma c’è anche una frattura da capire e da ricucire. E dunque, durante il festival sono in pista 180 studenti di trenta delegazioni scolastiche locali e nazionali che per tre giorni terranno laboratori a Palazzo Farnese, una maratona di co-progettazione, e a quanto pare l’architetto Stefano Boeri sarà al fianco di una sessione. I ragazzi sono chiamati a confrontarsi sui cambiamenti climatici e la risorsa acqua, sul raccontare l’arte e soprattutto su come vorrebbero il festival edizione 2024, quali temi, quali piste da inseguire. Saranno però tanti di più i ragazzi chiamati a partecipare, con il venerdì mattina riservato alle scuole. E c’è per loro tanta musica. Ecco, per esempio, l’apertura del Festival di giovedì 21 settembre, ‘Arti: The Thinking Show’, in Piazza Cavalli insieme ai cantanti Willie Peyote, Guia e Cristina Donà, l’attore Roberto Mercadini, il poeta Guido Catalano, il rapper Rancore, e lo spettacolo delle blogger Francesca Fiore e Sara Malnerich (conosciute con lo pseudonimo @mammadimerda). Conduce il direttore filosofico del Festival Andrea Colamedici. Anche l’incontro a Palazzo Gotico con il Cardinale Matteo Maria Zuppi, venerdì 22 settembre, intervistato da Enrico Mentana, si concluderà con il concerto filosofico di Eugenio Cesaro, frontman degli ‘Eugenio in Via di Gioia’. Mentre alle 18.30 al Farnese ecco il Concerto dei CinqueQuarti diretto da Jhonny Gómez Torres. Sabato 23 settembre il Festival entrerà nel clou. Alle 10.30 si tengono diversi incontri: il dibattito sull’intelligenza artificiale insieme all’artista e filosofo Francesco D’Isa, il filosofo Tommaso Ariemma, la storica dell’arte Valentina Tanni e la scrittrice Francesca Matteoni. In contemporanea l’incontro con Annalisa Monfreda, co-fondatrice di RAME, piattaforma che si occupa di educazione finanziaria. ‘Le città del futuro’ è il tema della lezione con Enrico Giovannini, tra i massimi esperti europei di sostenibilità. Il dibattito su ‘Le logistiche che governano il mondo’ è, invece con lo scrittore Cesare Alemanni. Si prosegue con: il dialogo sul rapporto tra libri e web con la blogger di libri piacentina Francesca Crescentini e la booktuber Ilenia Zodiaco; il dibattito sull’intelligenza artificiale con l’avvocato Luigi Viola, il magistrato Valerio de Gioia, la filosofa Daniela Tafani; la lezione ‘Contro lo smartphone’ con Juan Carlos De Martin, direttore del Centro Nexa.
Il Festival si chiuderà domenica 24 settembre, con la lezione pratica di pensiero del filosofo Stefano Nazzi e, a seguire, un parterre d’eccezione che vede sul palcoscenico del Festival ospiti del calibro di Roberto Saviano e Cecilia Strada e ancora un ‘concerto filosofico’ di Niccolò Fabi.

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