L’intervista di Sant’Antonino – rilasciata al quotidiano locale dal sindaco in occasione della festa del patrono – ha suscitato una santa barbara di reazioni da parte dei gruppi d’opposizione. Molto critici i Democratici, Piacenza in Comune, Piacenza Più e Liberi; morbidamente critici il pentastellato Pugni e Gloria Zanardi.
Parole senza fondamento, propaganda portata avanti in luogo dell’azione di governo è quanto controbatte Stefano Cugini, capogruppo Pd in consiglio. “Tante le inesattezze e le accuse gratuite a chi l’ha preceduta – attacca Cugini. Tuttavia la cosa peggiore riguarda l’affermazione sulle categorie economiche: che si insinui che chi c’era prima prendesse i progetti a scatola chiusa, dubitando perfino sul pubblico interesse, non è degno dello stile di un primo cittadino”. Per Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) l’attuale giunta è tutto fuorché “giunta del fare”: “Dopo un anno di amministrazione i pochi provvedimenti che si ricordano sono quelli di facciata, vedi sicurezza, e quelli che toccano e toccheranno le tasche e la salute dei cittadini”. Rabuffi contesta provvedimenti discutibili quando non odiosi come le panchine antibivacco ma anche l’aggravio dell’imposizione fiscale: “Hanno confermato una addizionale comunale Irpef che comporterà un salasso per i redditi più deboli. Altro che vicini alla gente”. Sull’assenza di progettualità pone l’accento Paolo Rizzi, candidato sindaco del centrosinistra e oggi esponente di Piacenza Più: “Nessuna nuova idea. Questa giunta ha solo ereditato dal passato progetti importanti come il Bando Periferia e Terrepadane , e fa pure la schizzinosa. Meglio non parlare, poi, di come si stanno impegnando per trasformare la città di Scalabrini (il vescovo dei migranti), aperta e accogliente, in città chiusa, città che prende provvedimenti preoccupanti come l’uscita da Ready”.
Più morbidi, come abbiamo detto, i 5 Stelle (Andrea Pugni) e Gloria Zanardi (Gruppo Misto). Per il primo la città, in ogni caso, non è affatto migliorata, per la seconda si è di fronte a una giunta debole, bisognosa di rimpasto nelle file degli assessori. Più tranchant Mauro Monti di Liberi : “Il sindaco dice sempre le stesse cose, trite e ritrite. Mancano idee e prospettive. Prendiamo l’apertura anticipata della Ztl: è un provvedimento che non mi trova d’accordo ma che in ogni caso poteva richiedere una settimana. Ci hanno messo un anno”.