Barbieri: “Siamo la giunta della concretezza.
Sgomberate le macerie, ripartiremo”

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Il sindaco Barbieri

“Siamo la giunta del fare e della concretezza”. A un anno dal suo insediamento a Palazzo Mercanti, in occasione della festa patronale cittadina, il sindaco Patrizia Barbieri ha rilasciato un’intervista al quotidiano locale. Di fronte al giornalista Marcello Pollastri, Barbieri ha in sostanza tracciato il bilancio dell’anno trascorso, difeso giunta e operato, accusato i predecessori (la formazione dem di Paolo Dosi) di avere lasciato macerie il cui sgombero rallenta l’attuazione del programma dei vincitori.
Da sottolineare la veemenza con la quale Barbieri denuncia lo sconquasso trovato al momento dell’insediamento: “Ci stiamo confrontando con un’eredità di partite irrisolte (…) Noi non siamo venuti qui pensando di dover mettere a posto i danni lasciati da altri, ma per le nostre progettualità. E invece…”. E più avanti rincara la dose: “Intanto mi lasci dire: nelle condizioni imbarazzanti di risorse che ci erano state lasciate sulla manutenzione, aver affrontato l’emergenza neve con ottimi risultati è una cosa di cui andiamo orgogliosi (..). E alla domanda del giornalista, su una giunta Barbieri provvista di pochissimo slancio progettuale (“si dice che sia la giunta che rattoppa le buche” risponde così: “Se chi ci ha preceduto avesse fatto il proprio dovere non ci saremmo dovuti occupare di alcune criticità”.
In positivo, viceversa, Barbieri rivendica un’autonomia di giudizio riconoscibile sulle grandi scelte e i progetti strategici che riguardano Piacenza. Piazza Cittadella: “non amiamo certo questo progetto, ma l’amministrazione è legata ad esso da un contratto del 2012 per un parcheggio che, a mio avviso, non fornisce le risposte che dovrebbe”. La piscina: “vicenda che dovrebbe concludersi entro questo mese”. E poi ancora i grandi temi, argomento perenne di campagna elettorale ma talmente ardui da non aver trovato risoluzione. Il languore del centro storico, per esempio, con la contestuale necessità di rilanciarne il commercio: “(…) a nostro avviso la ricetta passa per un potenziamento dei negozi di vicinato e una crescita del mercato settimanale. Una delle risposte può essere l’apertura anticipata della Ztl che partirà a breve. (…) Era un impegno che ci eravamo presi”.
Infine, tema rovente, l’ospedale. Alla domanda su dove lo costruirebbe lei, qualora la scelta fosse di sua competenza esclusiva, il sindaco non ha dubbi: “In un posto facilmente raggiungibile dalle vallate e dall’autostrada. Da tutti i piacentini, perché è l’ospedale della provincia. Farlo a 700 metri da quello attuale sarebbe un secondo fallimento. C’è chi parla tanto della Pertite, ma dovrebbe leggersi bene i protocolli: quell’area non può essere restituita finho a quando non viene fatta la pista dei carri. E io la pista non la vedo”. Vallate e autostrade sono un’indicazione netta a favore del quadrante sud della città (Opera pia Alberoni, La Verza). Intanto il sindaco preannuncia un incontro con Ausl “per studiare il modo di individuare una nuova area. (…) E comunque il nuovo ospedale non dovrà prescindere dall’avere intorno un’area verde: la Lusignani è stata esclusa anche per questo”.
Infine, la città e i grandi eventi (che mancano). Se Cremona ha ospitato qualche giorno fa, nella sua piazza centrale, il concerto dei Simple Minds, Piacenza che fa? “Per ora ci siamo concentrati sull’estate culturale che – lo vedrete – offre tanto. (…) l’anno prossimo potremo pensare a un grande evento. In realtà ne abbiamo uno in mente ma per scaramanzia non lo dico”.

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