Bonus per ristrutturazioni prorogato al 31 dicembre

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tasse casa“Un’opportunità importante per recuperare risorse economiche, assicurando nel contempo effetti positivi per il clima e per l’ambiente”: così l’assessore all’Ambiente e Urbanistica Giorgio Cisini, con riferimento alla recente proroga sino al 31 dicembre 2015 per le detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica, sottolinea l’interesse del tema per tutti i cittadini.
Con la legge 190 del 23 dicembre 2014, non solo si è estesa per tutto l’anno in corso la validità delle agevolazioni che permettono di detrarre dall’Irpef o dall’Ires sino al 65% delle spese sostenute per opere di edilizia volte al risparmio energetico (sia sulle singole unità immobiliari, sia sulle parti comuni di edifici condominiali), ma sono state introdotte alcune novità.
Potranno infatti accedere alla detrazione, in quest’ambito, anche le schermature solari – così come definite nell’allegato M del decreto legislativo 311, datato 29 dicembre 2006 – e gli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore a biomasse combustibili, ad esempio stufe a pellet, cippato, legna, termostufe e simili. Il costo di queste due tipologie di riqualificazione sarà detraibile unicamente per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2015, mentre per gli altri interventi che già godevano delle agevolazioni fiscali restano invariati requisiti e procedure, con l’unica variazione della scadenza prolungata alla fine di quest’anno.
Per informazioni dettagliate, occorre consultare il sito www.agenziaentrate.gov.it , accedendo alle sezioni “cosa devi fare” – “richiedere” – “agevolazioni” – “detrazione riqualificazione energetica”.
“In questo periodo di crisi – aggiunge – il risparmio energetico diventa una valore da sostenere per una pluralità di ragioni: finanziarie, ambientali ed etiche. Al vantaggio diretto per i singoli cittadini, si intreccia un beneficio significativo che si estende a tutta la comunità”.
Il bonus nel dettaglio: non solo risparmio
energetico
Chi sostiene spese per i lavori di ristrutturazione edilizia – si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate – può fruire della detrazione d’imposta Irpef pari al 36%. Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015, la detrazione Irpef sale al 50%. Una detrazione del 50% spetta anche sulle ulteriori spese sostenute, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo, ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.
Per le prestazioni di servizi relative agli interventi di recupero edilizio, di manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzati sugli immobili a prevalente destinazione abitativa privata, si applica l’aliquota Iva agevolata del 10%.
Le principali condizioni per fruire dell’agevolazione sono: il limite massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione è ordinariamente di 48.000 euro per unità immobiliare; il tetto sale a 96.000 euro per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2015; la detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo; l’obbligo di indicare in fattura il costo della manodopera è stato soppresso dal decreto legge n. 70 del 13 maggio 2011.
Apportano beneficio fiscale anche gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici.
Per usufruire della detrazione, è necessario inviare, quando prevista, all’Azienda sanitaria locale competente per territorio, prima di iniziare i lavori, una comunicazione con raccomandata A.R., tranne nei casi in cui le norme sulle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare alla Asl; pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Per usufruire della detrazione è sufficiente indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione. L’obbligo dell’invio della comunicazione di inizio lavori è stato soppresso, infatti, dal decreto legge n° 70 del 13 maggio 2011. Occorre, inoltre, conservare ed esibire a richiesta degli uffici alcuni documenti il cui elenco completo è consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Pneumatici – Sono importantissimi per la sicurezza; ma oltre al problema di sicurezza non tutti sanno che un pneumatico sgonfio, o meglio con un valore di pressione inferiore a quello ottimale, fa consumare di più e abbrevia la vita del pneumatico stesso.
I pneumatici perdono naturalmente pressione per un valore di 0.2 bar ogni 2 o 3 mesi e altrettanto per l’abbassamento di ogni 10 gradi di temperatura. Il consumo di carburante aumenta dell’ 1-2% ogni 0.2 bar di sottogonfiaggio. È importante controllare periodicamente anche la convergenza per evitare inutili sprechi di carburante. Pneumatici in condizioni ottimali consentono risparmi mensili fino a 13.80 e per le auto a benzina e fino a 12.86 euro per i diesel.

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