Bisotti: “Riqualificare le aree militari
primo passo per il futuro”

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bisottiUna settimana fa il senatore Nicola Latorre (Pd), presidente della Commissione Difesa del Senato, era ospite della  “Fondazione”. Le rappresentanze economiche al completo hanno potuto udire le parole del presidente circa la determinazione del Ministero della Difesa  a cedere parte delle aree militari non più strategiche. Latorre ha confermato che sul tavolo potrebbero esserci da subito 27.000 metri di area della Pertite e l’ex ospedale militare. Più complessa la trattativa in corso con il Ministero per le altre aree comprese nel progetto di dismissione o valorizzazione. Resta comunque un’apertura importante che l’amministrazione Dosi ha deciso di sfruttare senza esitazioni, tant’è che – solo pochi giorni dopo – l’assessore alla Pianificazione e Rigenerazione urbana Silvio Bisotti si è recato a Roma per incontrare, al Ministero della Difesa, il sottosegretario Gioacchino Alfano e, di nuovo, Latorre: della missione hanno fatto  parte anche la parlamentare Paola De Micheli ed il dirigente comunale Taziano Giannessi.
Visibilmente soddisfatto, Silvio Bisotti traccia i contorni della missione romana: “E’ stato un incontro produttivo, che ha permesso di comprendere come articolare le prossime iniziative per ottenere i primi risultati e come affrontare nel medio periodo la partita più impegnativa che interessa  il progetto “Aree Militari” nel suo complesso. Dall’incontro è emersa chiara la possibilità di ottenere la disponibilità di una parte (circa 30.000 metri) dell’area della Pertite, quella confinante con il complesso scolastico per intenderci, e l’area (circa 12.000 metri),  del cosiddetto Piano Caricatore, compresa tra via Dei Pisoni e via Colombo. Quest’ultima area è funzionale  per avviare a soluzione la riqualificazione dell’area prospiciente  Borgo Faxhall e più complessivamente di tutta l’area a sud della ferrovia, fino ad interessare quella del Mercato Ortofrutticolo. A breve presenteremo una ipotesi di fattibilità progettuale attorno alla quale sviluppare un dibattito”.
Cos’è cambiato, nel quadro dell’annoso rapporto con il Ministero della Difesa sulla questione Aree Militari, per alimentare tutto questo ottimismo?
“Anche il Ministero della Difesa è interessato alla cosiddetta “spending review”,  quindi contenimento dei costi attraverso la riduzione degli organici,  riduzione delle spese per la conservazione e la riqualificazione del patrimonio immobiliare, ma soprattutto nuovi strumenti normativi che facilitano le dismissioni a favore degli enti locali. Il clima politico è cambiato. C’è più voglia di fare, la consapevolezza che si è già perso troppo tempo è palpabile. Il Comune di Piacenza farà di tutto par farsi trovare pronto…”
Il recente rimpasto operato da Dosi ci consegna una giunta pronta alle sfide che si stanno proponendo?Tra l’altro la sua riconferma era data in forse fino all’ultimo…
“Certamente sì,  in giunta c’è un clima nuovo, il sindaco è più motivato e ciò ha una ricaduta positiva su tutta la squadra… Riguardo alla mia posizione posso solo dire che la prudenza iniziale era spiegata  dal fatto che non sarei rimasto a tutti costi, ma solo se il rimpasto avesse avuto le caratteristiche che ha poi avuto, cioè di non essersi caratterizzato come una operazione…
…. di pulizia etnica, naturalmente dal punto di vista politico…
Immagine forse troppo forte…
….non si preoccupi lo dico io…
“Non scherziamo… Gli equilibri politici sono stati garantiti  ed anche la continuità amministrativa quindi sono ancora qui a fare la mia parte con impegno e convinzione”
Si può dire, sconfinando nei luoghi comuni, “convinzione rinnovata” viste le prospettive che si stanno aprendo sul tema aree militari?
“Sicuramente – come ha detto anche Paola De Micheli – l’obbiettivo non è mai stato così vicino, e se si inizia a vedere la meta è naturale che l’impegno aumenti. Se posso usare anch’io un luogo comune, comune nel senso che ne siamo tutti convinti, si può certamente dire che il futuro di Piacenza si può immaginare partendo dalla riqualificazione delle aree militari”.
E vada per i “luoghi comuni”, questa volta nel senso di aggregazione o alta densità o punti caldi per la mobilità; mi riferisco a Piazza Cavalli, mercato settimanale, senso unico in una parte del “Corso”: nonostante  la giunta sia nuova, su questi argomenti continuate a scivolare…
“La proposta di correggere la viabilità cambiando il doppio senso di marcia nella prima parte di Corso Vittorio Emanuele in senso unico nella direzione di Barriera Genova è solo un’ipotesi di fattibilità che deve servire per aprire  un confronto, nulla di più. Forse si è esagerato nel l’attribuire all’iniziativa un carattere definitivo che non ha mai preteso di avere. Il dibattito che si è aperto è comunque utile ad alimentare un confronto che sfoci in provvedimenti condivisi utili alla città”.

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