Comunali, Massimo Trespidi:
“Mi candido da uomo libero”

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trespidicartelloneHa ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Piacenza lo scorso 22 aprile dal palco allestito in Piazza Cavalli, candidatura già anticipata dai cartelloni apparsi in città nei giorni precedenti. Massimo Trespidi è il sesto candidato sindaco alla poltrona di primo cittadino dopo quelle di Paolo Rizzi (lista civica sostenuta dal Pd), Patrizia Barbieri (Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia), Andrea Pugni (M5s, ancora in attesa di “certificazione” ufficiale da parte del movimento), Luigi Rabuffi (civica sostenuta dalla sinistra), Emanuele Solari (Forza Nuova).  Si è ritirato dalla corsa a sindaco, invece, Francesco Cacciatore – in lizza per il Movimento Democratici Progressiti-Articolo 1 – , a causa di uno dei decreti attuativi della Legge Severino (190/2012) che, nel caso fosse stato eletto, avrebbe reso incompatibile il suo incarico politico con la sua posizione di dirigente pubblico.
Trespidi ha lanciato la sua campagna elettorale (colorata di blu e con lo sloga “liberi”) lanciando una stoccata alla coalizione di centrodestra che gli ha preferito Patrizia Barbieri: “Mi hanno offerto diverse poltrone in questi giorni perchè non mi candidassi ma sono un uomo libero, non sono sul libro paga di nessuno”.
Dal palco, il docente del Colombini ha parlato di “concretezza”, di “capacità di ascoltare e di decidere in autonomia”, di “voglia di tornare protagonisti”. Tra i punti chiave del suo intervento: “Cancelleremo dal nostro vocabolario le parole frazioni e periferie, perché questa è tutta un’unica città. La Pertite dove essere un parco pubblico, perché lo hanno deciso i piacentini. Costituiremo una società mista pubblico-privato che si occuperà di organizzare cinque grandi eventi culturali all’anno” E poi il tema sicurezza: “Dobbiamo garantirla in tutti i quartieri della città, 24 ore su 24, con un presidio costante sul territorio”.
Trespidi sembra presenterà due liste civiche, una delle quale under 30. A sostenerlo, tra i nomi trapelati, quello dello scrittore Nereo Trabacchi, del consigliere di Piacenza Viva Marco Colosimo, di Antonio Silva (già vicino a Roberto Reggi), dell’ex consigliere Stefano Frontini, dell’avvocato Daniele Gardi, dell’imprenditore Antonio Garofalo, del preside Mauro Monti. Ad appoggiarlo anche l’ex sindaco di Piacenza Gianguido Guidotti, presente in piazza ad assistere al comizio.

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