Trenitalia, a seguito dell’apertura di un procedimento nei suoi confronti da parte dell’AGCM, si è impegnata formalmente a ridurre i tempi degli indennizzi a favore dei passeggeri entro marzo 2015. Lo rende noto Altrocosumo, associazione per la difesa dei consumatori, sul proprio sito (www.altroconsumo.it). Ma non solo: l’operatore ferroviario ha preso anche altri impegni a favore dei consumatori. Ecco in cosa consistono. Le richieste di rimborso per ritardi potranno essere presentate entro 3 giorni dall’arrivo a destinazione invece dei 20 attuali; il diritto all’indennizzo scatterà già in caso di ritardo superiore ai 30 minuti sull’orario previsto, invece dei 60 minuti attuali, con un bonus (non in denaro) pari al 25% del prezzo del biglietto sui servizi nazionali di media e lunga percorrenza, da utilizzare in viaggi successivi. Per i treni in arrivo nelle principali stazioni dei grandi nodi ferroviari (come quelle di Roma, Milano, Bologna, Firenze e Torino), sarà previsto un margine ulteriore di 3 minuti sul ritardo rilevato dal sistema al fine della corresponsione dell’indennizzo. In base agli impegni assunti da Trenitalia davanti all’Antitrust, il diritto all’indennizzo sarà esteso anche ai biglietti relativi a due o più tratte, comprensivi di un servizio regionale e uno nazionale. Dall’1-3-2015 verrà introdotto inoltre il “biglietto globale misto”, un biglietto unico al posto di quello a più tratte, in modo da garantire al passeggero il bonus di rimborso sull’intero importo pagato.
Entro 90 giorni Trenitalia dovrà realizzare una campagna di comunicazione per informare i passeggeri dei loro nuovi diritti: attraverso il sito internet di Trenitalia, un invio di e-mail ai clienti, affissioni nelle stazioni ferroviarie, messaggi sui monitor nelle biglietterie e a bordo treno. In caso di ritardo che dà diritto all’indennizzo, scatterà anche l’obbligo di un avviso sonoro ai viaggiatori.