Piacenza:Il “pirata” cambia ciurmaIdentikit del nuovo mister

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pirataManca solo la consacrazione ufficiale ma in settimana dopo solo 5 mesi lascia la panchina del Piacenza Luciano De Paola (ormai prossimo al Lecco) e con lui se ne vanno le speranze di poter aprire il ciclo con un tecnico vulcanico e un po’ rude ma capace nelle settimane piacentine di fare cio’ che nei due anni precedenti nessun predecessore era riuscito a fare. Ha ridato credibilita’ ad un gruppo e ad una squadra che sembrava gia’ a dicembre alla frutta, con un materiale umano impoverito nella qualita’ (sopratutto offensiva) e’ stato capace di risalire la china dal sesto ad un quasi secondo posto, 44 punti e solo tre sconfitte con la miglior difesa del campionato. Difficile chiedere di piu’ ad un tecnico prima sedotto nella scorsa estate e poi abbandonato ancor prima del bacio iniziale, ma richiamato al capezzale di un Piacenza morente e in grado, tale le diffidenze di tutti, di ridare entusiasmo e di farsi rimpiangere da buona parte di quella tifoseria che a dicembre lo scherniva al primo passo falso. Il capolavoro del tecnico e’ stato proprio quello di riuscire e farsi stimare prima che da societa’ e giocatori , dal pubblico piacentino e di riuscire per la prima volta a coagulare intorno a se’ ed alla squadra tutte le componenti in un’unita’ di intenti sconosciuta in biancorosso negli ultimi anni. Non e’ ancora dato sapere il perche’ la panchina biancorossa cambi ancora padrone e stavolta in viso ai risultati: si parla di un litigio Gatti Senior-De Paola prima di Porto Tolle e di una differenza di fondo su come impostare la squadra in termini di giocatori per il prossimo anno, certo che, al di la’ delle reciproche ragioni, a farne le spese e’ ancora il progetto sportivo del Piacenza Calcio che per il terzo anno consecutivo deve ripartire di fatto da zero. Il nuovo mister dovra’ essere esperto di categoria, un uomo di polso per una societa’ ed un pubblico esigente, aver gia’ vinto la serie D, ed aver voglia di mettersi in “gioco”; tutte qualita’ che negli ultimi anni a Piacenza abbiamo gia’ visto in allenatori “bruciati”:Viali era giovane ma gia’ conoscitore della D, Venturato aveva gia’ vinto il campionato, Monaco esperto e di polso, De Paola in grado di reggere la pressione. Evidentemente il nuovo mister dovra’ avere tutte queste qualita’ ma forse qualcosa in piu’ che gli altri non hanno avuto; a lui si chiede anche di sposare ed assecondare in pieno scelte di mercato e di campo evidentemente fatti da altri ma a lui imposte in una gestione “Gatti-centrica” che finora pero’ non ha dato i risultati sperati. Dopo tre anni i biancorossi sono ancora impantanati nella palude della Serie D mentre dall’altra parte della citta’, i cugini del Pro Piacenza, festeggiano una clamorosa salvezza in Lega Pro, con scelte gestionali opposte a via Gorra.I risultati parlano chiaro.

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