Maggioranza e opposizioni,
al giro di boa sale la tensione

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giuntadosiNon è chiaro se si inizi a sentire in sottofondo  l’influsso delle Comunali 2017, appuntamento che stando al pensiero comune andrebbe coltivato abbondantemente prima; oppure se le frizioni vadano catalogate semplicemente alla voce “normali schermaglie politiche”. Ma giunti all’incirca al giro di boa della giunta Dosi, torna a salire pesantemente la tensione tra maggioranza e opposizioni in Consiglio comunale. Nei giorni scorsi la formale comunicazione del sindaco delle dimissioni dell’assessore Rabuffi ha sortito l’effetto di incendiare il dibattito politico intorno all’operato dell’amministrazione di centrosinistra. Il centrodestra ha parlato di “maggioranza sfilacciata” mentre il Movimento 5 Stelle ha chiesto addirittura le “elezioni anticipate subito dopo l’approvazione del Psc”. Accuse che sono proseguite anche nell’ultima seduta con le esternazioni di Marco Tassi (Pdl): “In oltre due anni non è stato licenziato un provvedimento per lo sviluppo di questa città”.  In mezzo un duro intervento del Partito Democratico che ha fatto scudo all’esecutivo. “Sono anni che il centrodestra piacentino pontifica, negli ultimi tempi ben accompagnato dal Movimento 5 Stelle, dimenticandosi però che da 13 anni non riesce a produrre una proposta politica in grado di convincere gli elettori piacentini ed è reduce da continue batoste elettorali. Da anni si sente parlare di tentativi di riunificazione della coalizione, di tavoli, di cabine di regìa, tutti tentativi mestamente naufragati in un batter di ciglio. In Comune a Piacenza si è costretti ad assistere a una coalizione sbrindellata, sfilacciata, litigiosa. Alle ultime elezioni Regionali Forza Italia, quello che dovrebbe essere il partito di maggioranza relativa dell’opposizione, non è nemmeno stata in grado di eleggere un suo rappresentante in Consiglio. Alle elezioni Provinciali la coalizione di centrodestra è stata addirittura incapace di allearsi per costruire una lista con un proprio candidato. Eppure invece di preoccuparsi del loro inesorabile declino (che danneggia l’intera democrazia), queste forze politiche muovono accuse a un’amministrazione di centrosinistra che, tra mille difficoltà e senza grandi proclami, sta lavorando con serietà e profitto per il bene della collettività”. Le controrepliche non si sono fatte attendere con il 5 Stelle che si è difeso sostenendo di aver portato avanti “un’opposizione costruttiva”. E ha contrattaccato: “Ricordiamo alla segreteria del PD che a causa di molte assenze nei banchi della maggioranza e dell’uscita dall’aula di tutta l’opposizione, senza il nostro senso di responsabilità e i nostri voti la delibera non sarebbe passata e il mercato non si sarebbe potuto spostare in tempo utile visto che il consiglio ha esaminato il regolamento proprio pochi giorni prima del previsto spostamento. Ci limitiamo a questi pochi esempi, ma potremmo ricordare tutte le occasioni in cui con spirito costruttivo il M5S ha evitato di fare polemiche inutili limitandosi a collaborare e a segnalare alla maggioranza idee e progetti da sviluppare”. E contro la maggioranza si sono scagliati anche Forza Italia e Fratelli d’Italia secondo cui il centrosinistra “cerca solo alibi”. “L’immobilismo assoluto, l’immigrazione fuori controllo, l’incapacità di avere un progetto per rilanciare Piacenza, la caduta rovinosa in tutte le principali classifiche nazionali, l’inconcludenza e l’assenza di idee della Giunta Dosi, il degrado cittadino, lo scollamento dalla società civile sono il panorama a cui ci sta, purtroppo, abituando il Partito Democratico e di questo ne son fin troppo consapevoli i piacentini, tra i quali la rassegnazione e lo scoramento prevalgono ormai da tempo”. In Consiglio comunale il nervosismo è alto. Forse solo un antipasto di quel che ci attende nei prossimi due anni?

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