Legambiente: “Inceneritore e rifiuti da fuori provincia,
sbagliato decidere a fine mandato”

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Il termovalorizzatore di Borgoforte
Il termovalorizzatore di Borgoforte

L’inceneritore di Borgoforte potrà bruciare rifiuti anche da fuori provincia. Non sono serviti né la richiesta di Legambiente Piacenza al sindaco di rinviare le decisioni dopo le elezioni né il sit in di protesta davanti alla sede della Provincia. La Conferenza dei Servizi ha dato l’ok alla richiesta presentata da Iren di eliminare il vincolo provinciale (precedentemente stabilito) e quindi di consentire lo smaltimento di rifiuti speciali assimilabili provenienti anche da fuori Piacenza. La Conferenza dei Servizi riunita nel palazzo della Provincia ha deciso anche di riconoscere la possibilità di sfruttare la capacità termica massima dell’impianto e di aumentare il numero di ore di funzionamento dell’inceneritore. Secondo Legambiente “prendere una decisione così importante per l’intera comunità piacentina è stato non solo inopportuno, ma anche contrario a basilari principi democratici: la maggioranza avrebbe dovuto evitare il colpo di mano poco prima del voto”.
“L’inceneritore di Borgoforte – prosegue l’associazione ambientalista – è stato costruito con tecnologia degli anni 90 con l’obiettivo di bruciare i rifiuti solidi urbani di Piacenza: un impianto che, alla luce del Piano Regionale Rifiuti, dovrebbe vedere il fine vita entro il 2020. L’attuale amministrazione non ha però mai negato la volontà di modificare l’autorizzazione dell’impianto al fine di poter prolungare la sua vita di almeno altri 30 anni, bruciando rifiuti speciali”.

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