Daniel Negri: “Lavoro, Comunità e Futuro le prossime sfide di Confcooperative Piacenza”

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Daniel Negri è stato confermato presidente provinciale di Confcooperative per i prossimi quattro anni. Il congresso provinciale si è svolto nella Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni.
Del nuovo Consiglio fanno parte: Sergio Bernini, Filippo Caprioli (nuovo), Marco Crotti (nuovo), Tiziano Gatti, Dionisio Genesi (nuovo), Jessica Lavelli (nuova), Carlo
Lucchini (nuovo), Alessandro Maffi, Paolo Menzani, Giovanni Merli, Francesco Milza, Giancarlo Pedretti, Donatella Peroni, Claudio Piva, Enrico Rancati (nuovo), Samuele Risoli (nuovo), Paolo Savinelli (nuovo), Daniele Sarselli, Carolina Soldati, Mario Spezia, Gianfranco Zaffignani. Per la prima volta in Consiglio: Filippo Caprioli, Marco Crotti, Dionisio Genesi, Jessica Lavelli, Enrico Rancati, Samuele Risoli, Paolo Savinelli e Carlo Lucchini.

Daniel Negri ha preso la parola dopo i saluti della sindaca di Piacenza Katia Tarasconi, del viceprefetto Attilio Baldi e della vicepresidente della Provincia Patrizia Calza. Ha chiuso i saluti il vescovo Adriano Cevolotto sottolineando come: “Lavoro, comunità e futuro hanno a che fare con la vita cristiana e col Vangelo, l’idea che tiene uniti il futuro e il costruire relazioni e, in questo senso, la cooperazione ha un ruolo importante”.

“Tra i temi al centro dell’attenzione – ha esordito il presidente di Confcooperative Piacenza Daniel Negri – rileviamo debba esserci centrale il futuro delle professioni di cura e dei servizi ad esse associati. È settore che si trova ad affrontare una sfida senza precedenti: garantire la piena sostenibilità dei servizi di fronte a una domanda crescente e a complessità sociali in continua evoluzione. Occorre poi che si riconosca ai soggetti del privato sociale pari dignità rispetto ai soggetti pubblici con cui condividono la gestione dei servizi di pubblica utilità, anche dal punto di vista economico”. Daniel Negri ha poi virato dai servizi sociali all’emergenza casa: “Le difficoltà nel reperire un alloggio in locazione, per molte fasce di lavoratori, sono tornate prepotentemente all’ordine del giorno. È un problema che colpisce una fascia sempre più ampia della popolazione, composta soprattutto da giovani, classe media, lavoratori in mobilità, cittadini della terza età, lavoratori immigrati e migranti, interi nuclei familiari, compresi quelli rappresentati dai coniugi separati o divorziati, che non riescono spesso ad accedere ad una abitazione adeguata. Si tratta di un problema sociale che deve essere affrontato sia con le politiche del welfare ma ha la necessità di una visione programmatica intersettoriale che non può prescindere dalle scelte edilizie ed urbanistiche”.

Per Stefano Granata, presidente di Federsolidarietà, intervenuto nel corso dell’assemblea provinciale di Confcooperative Piacenza è cruciale che il lavoro si basi sul modello dell’economia civile facendo sì che nessuno venga lasciato indietro: “Siamo alla vigilia di un cambiamento che è uno tsunami per il mondo del lavoro. A causa dell’intelligenza artificiale, le prime proiezioni dicono che il 75 per cento dei lavori di oggi non ci sarà più, ma cambierà anche il nostro modo di lavorare e di vivere nelle imprese. Già oggi l’organizzazione del lavoro è fortemente messa in discussione, con un mismatch elevato tra domanda e offerta”. 

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