Confindustria e giunta Barbieri, scontro
sui progetti per lo sviluppo della città

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Alberto Rota e Patrizia Barbieri

“Rispondo ai piacentini che mi hanno eletto, non a qualche imprenditore di Confindustria che pensa di poter decidere cosa sia di interesse pubblico per la città”.
E’ polemica tra il sindaco Barbieri e la locale Confindustria che – in un intervento pubblico a firma del presidente Alberto Rota e del caposezione Ance Matteo Raffi – aveva sollecitato l’amministrazione a scegliere “la strada del fare”, lamentando le frenate della giunta su progetti già avviati, come il parcheggio di Piazza Cittadella e la nuova vasca del Polisportivo. “Entrambi i progetti – hanno scritto Rota e Raffi – avevano ottenuto garanzie private di finanziamento determinando, in un periodo come quello attuale, opportunità e servizi, sviluppo e lavoro, con un giro di affari di alcune decine di milioni di euro. Come imprenditori sceglieremo sempre la strada del ‘fare’ e ci stupiamo quando un’opera di utilità pubblica viene rimandata o ritardata, soprattutto se questo avviene dopo un iter dagli esiti chiari”.
Chiara anche la reazione di Patrizia Barbieri, che giudica “fuori luogo” le sollecitazioni degli industriali: “Si tratta di rimproveri che arrivano da una categoria con cui mi ero impegnata, in modo netto, a collaborare sul fronte dello sviluppo economico. Ma quando io parlo di sviluppo economico lo intendo a 360 gradi. Se per qualcuno, viceversa, sviluppo economico significa interesse per questo appalto o per quel cantiere, beh, allora abbiamo due concetti diversi di sviluppo economico”. Il primo cittadino entra poi nel merito dei progetti citati da Confindustria: “Non mi sembra che le pratiche del parcheggio di piazza Cittadella e della piscina siano così chiare e certe, a meno che Confindustria abbia carte diverse dalle nostre. A mio avviso in questi due progetti ci sono tanti aspetti da valutare e comprendere bene. E’ dovere di un’amministrazione seria quello di esigere risposte e certezze anche su progetti già avviati, sui contratti e sugli appalti. Nessuno vuole incorrere nei guai di quella vicenda assurda che è stata quella di Borgo Faxhall, guai provocati dalla superficialità di qualcuno che ha lasciato scadere una fideiussione”.
Gli industriali si erano detti “preoccupati” per le titubanze della giunta Barbieri: “Nelle scorse settimane abbiamo presentato all’amministrazione comunale alcuni concreti progetti di sviluppo e riqualificazione di zone della città, in una logica di impegno e sforzo congiunti per  reperire risorse, anche private, in grado di offrire risposte veloci e adeguate alla cittadinanza. Risposte che possono venire anche da quelle opere oggi in discussione, ma che a nostro avviso possono imprimere un nuovo slancio allo sviluppo del nostro territorio”.
Anche il Partito Democratico è intervenuto, con una nota, nella  querelle tra Confindustria e amministrazione. “Spiace – scrive il Pd – vedere come, specialmente in un contesto storico economico come quello attuale, tali indicazioni non vengano prese da spunto, per il bene della città, ma siano occasione per cercare di instillare dubbi di trasparenza su quanto fatto di buono in passato”. E prosegue: “Le osservazioni espresse nei giorni scorsi da alcuni cittadini esponenti di due delle più importanti realtà economiche del nostro territorio (che ci si consenta, qualche diritto di esprimere le loro preoccupazioni lo avranno pure, dato che danno lavoro a tanti cittadini), debbono essere lette quali indicazioni per costruire per Piacenza un domani migliore, perché riempire le buche nelle strade ed aumentare il numero degli agenti di polizia municipale va bene, ma certo non serve a garantire un futuro migliore a noi e ai nostri figli”.

 

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