Rabuffi candidato sindaco, 200 cittadini chiedono
all’ex assessore di provare a cambiare Piacenza

0
Luigi Rabuffi
Luigi Rabuffi

Le dimissioni dell’assessore comunale all’Ambiente Luigi Rabuffi (Rifondazione) nel novembre 2014 rappresentarono qualcosa di più di una semplice scaramuccia di coalizione nell’alleanza di centrosinistra che sostenne Dosi. Le dimissioni di Rabuffi furono la testimonianza di una direzione imboccata dal Pd sempre meno riconducibile alla sinistra e viceversa protesa a un’occupazione indistinta- dal punto di vista ideologico – della scena politica. Una spaccatura forse irreversibile con il mondo di sinistra plurale, progressista come si diceva fino a poco tempo fa, tanto che, a rimpiangere il lavoro di Rabuffi in qualità di assessore, è stata tutta una serie di sigle e formazioni e uomini certamente non riconducibili solo alla piccola galassia comunista. La riprova, oggi, quando 200 cittadini di varia estrazione politica e sociale escono allo scoperto firmando un appello a favore di Rabuffi candidato sindaco per le comunali di primavera. Esponenti di Rifondazione Comunista, del movimento “Possibile” di Pippo Civati, ambientalisti, delegati sindacali, operatori del sociale e semplici cittadini chiedono a Luigi Rabuffi di candidarsi a sindaco del “cambiamento”. “C’è bisogno di una svolta che nasca dal basso – si legge nell’appello – che associ l’impegno a spendersi in prima persona per la cosa pubblica con l’esperienza, la conoscenza del territorio e l’onestà di chi abbia dato prove di coerenza con gli impegni elettorali e con i propri principi, anche rinunciando a posizioni di potere”. Rabuffi è considerato il candidato ideale: “Oltre al suo costante impegno nel campo sociale, nella valorizzazione dell’ambiente e nella difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori vanta un’esperienza amministrativa rilevante ed una profonda conoscenza dei problemi del territorio. La sua coerenza e la fedeltà ai principi – dimostrate rinunciando all’incarico di assessore, quando fu chiaro che le promesse elettorali con le quali aveva assunto il proprio mandato di fronte ai cittadini sarebbero state disattese dall’amministrazione – ne fanno esempio di correttezza e lealtà”.
Tra i sostenitori di Rabuffi l’ex assessore Paola Beltrani, Roberto Montanari di Rifondazione Comunista, l’economista ed ex candidato alle primarie del centrosinistra Marco Mazzoli, il direttore del Sert Antonio Mosti, l’ambientalista Gian Marco Rancati.

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.