No ai tagli: farmacie sul piede di guerra

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Farmacie sul piede di guerra contro i tagli alla spesa sanitaria previsti dal decreto sulla ‘spending review’. Dopo lo sciopero dello scorso 26 luglio – a cui ha aderito la quasi totalità delle farmacie iscritte a Federfarma  Piacenza (a cui aderiscono 93 farmacie sull’intero territorio provinciale) – , prosegue la battaglia di Federfarma che ha chiesto al Governo di aprire un tavolo di confronto per dare vita ad un nuovo sistema di remunerazione della farmacia, ‘che consenta – ha affermato la presidente di Federfarma Piacenza, Paola Rebecchi – allo Stato di risparmiare e alla farmacia di mantenere invariati i servizi al territorio, continuando ad essere parte integrante del sistema sanitario nazionale”. Dal Governo sono giunti i primi segnali di apertura e con ogni probabilità mercoledì 8 agosto verrà convocato un nuovo incontro tra le parti. Restano comunque aperte molte questioni, prima fra tutte i tagli alla spesa farmaceutica territoriale che passerà dal 13,3% all’11,5%.

‘No a tagli alla salute’
‘Basta tagli ai sistemi più virtuosi”, afferma la presidente Rebecchi che aggiunge: “siamo un modello europeo di efficienza, rispettiamo da anni il tetto di spesa programmato e abbiamo un controllo di spesa che è trasparente. Gli sprechi della sanità sono altrove. Nonostante la continua diminuzione dei fatturati (nel 2011 –7% e nei primi sei mesi del 2012 –10%) le farmacie – incalza la presidente di Federfarma Piacenza – hanno continuato ad essere il primo punto di riferimento per il cittadino e ad erogare lo stesso livello di servizi al territorio, molti dei quali gratuitamente: misurazione della pressione e screening in collaborazione con l’Ausl, consegna domiciliare del farmaco, sconto del 10% sui farmaci da banco per i lavoratori in mobilità in seguito ad un accordo siglato con la Provincia di Piacenza (JOB CARD), farmacovigilanza e molto altro ancora. Tutto ciò con costi di gestione e del lavoro sempre più alti”. Federfarma chiede al Governo: “Come potremo andare avanti con l’ulteriore taglio del tetto della spesa farmaceutica che passerà dal 13,3% all’11,5% nel 2014?”.

Nuove aperture e Concorsi
Oltre ai tagli preoccupa anche l’apertura di 5 mila nuove farmacie: a Piacenza se ne prevedono 12, tre delle quali in città (a Sant’Antonio, a Montale e a La Verza). “Alle farmacie è già stato chiesto un grosso impegno con i decreti ‘Salva Italia’ e ‘Cresci Italia’ che porteranno ad incrementare la concorrenza con l’apertura di migliaia di nuovi punti vendita. Nessuno – avverte Roberto Laneri, tesoriere di Federfarma – ha pensato però alle migliaia di farmacie che rischiano la chiusura, come quelle collocate in zone decentrate e che si trovano di fronte a costi di gestione impossibili da sostenere”. Altra criticità, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, quella dei concorsi: “Il provvedimento non lascia scampo ai giovani, che sono delusi dai criteri di accesso”.

Farmaci di Fascia C e Generici  
Sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C, Federfarma è chiara: “Non è aumentando la concorrenza che si abbassano i costi. Il prezzo del farmaco è fissato da Governo e Industria e va calmierato all’origine”, afferma Rebecchi che sottolinea inoltre il valore aggiunto del servizio offerto dalla farmacia: “conosciamo i clienti che vengono nelle nostre farmacie e anche i loro percorsi sanitari”. A chi – infine – critica la mancata informazione sui farmaci generici la presidente di Federfarma Piacenza risponde:“la legge prevede che il farmacista informi il cittadino dell’esistenza di farmaci equivalenti e negli ultimi anni nella nostra Provincia è aumentato del 60% il consumo di farmaci equivalenti”.

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