MAKE BUSKER NOT WAR – Bascherdeis, torna a Vernasca la rassegna internazionale dedicata all’arte di strada

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“Make bascher not war”, è questo lo slogan della diciassettesima edizione dei Bascherdeis, festival internazionale degli artisti di strada che attira a Vernasca centinaia di appassionati ogni anno. Il programma di quest’anno è, come da tradizione, suddiviso su tre giorni; si parte venerdì 4 agosto per concludere domenica 6. L’edizione dello scorso anno era stata purtroppo funestata dal maltempo, che si era abbattuto con violenza sulla manifestazione nella serata di sabato, costringendo gli organizzatori a annullare anche la giornata di domenica. Ma niente può fermare la voglia e la passione degli organizzatori che, anche quest’anno, si sono impegnati ad allestire un festival memorabile. Gli artisti coinvolti in questa edizione vengono da tutte le zone del mondo e vantano un curriculum di assoluto primo piano.

Come Joe Dieffenbacher, in arte nakupelle;attore, autore, insegnante, l’artista vanta anche una lunga e proficua collaborazione con il gruppo pop britannico dei Take That, che ha seguito nel tour internazionale nel 2015. L’artista è stato anche direttore del Clown Conservatory di San Francisco, scuola internazionale di arti dello spettacolo nonché direttore della Royal Academy of Dramatic Arts di Londra. Ma Joe Dieffenbacher non sarà l’unico artista internazionale ad esibirsi ai Bascherdeis; arriva addirittura dal lontano Messico la musicista Janet Noguera. Chitarrista e compositrice, la giovane artista vanta già al suo attivo numerosi premi e collaborazioni internazionali. Janet Noguera è stata capace di creare, grazie alla sua chitarra acustica, un sound innovativo, immaginifico e inaspettato.

Non mancherà ovviamente un tocco di italianità con i Seven Seas, duo costituito dai fratelli Thomas e Patrizio. La loro musica, suonata a colpi di dobro e banjo e le loro armonie vocali ben supportate da percussioni minimali ma efficaci e da un solido contrabbasso, è in grado di far sentire lo spettatore immerso in uno spettacolo magico, eclettico e reso “autenticamente retrò” dall’utilizzo, tra le altre cose, da un outfit squisitamente anni ’20.

Una diciassettesima edizione dei Bascherdeis che promette bene quindi e che gli organizzatori si augurano possa essere davvero indimenticabile.

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