Si stringono le maglie del calciomercato per il Piacenza Calcio. Marco Gatti nelle ultimi giorni ha intensificato le manovre di mercato con l’obiettivo di mettere a disposizione di Arnaldo Franzini un organico il più possibile al completo in vista della ripresa della terza giornata di ritorno. Una campagna trasferimento che doveva inizialmente prevedere qualche rinforzo in attacco al fine di rimpolpare un reparto bisognoso di iniezioni di forze fresche , ma che ha progressivamente coinvolto anche le altre zone del campo. Dopo la partenza di Titone a novembre che aveva ridotto ai minimi le soluzioni offensive, sono arrivati il centravanti Romero dal Feralpi Salò ad affiancare Razzitti al centro dell’area di rigore mettendo in secondo piano il croato Debeljuh ormai ai margini della prima squadra, ed il giovane della Juventus (via Groningen) Pozzebon, attaccante esterno dalle buone doti tecniche e velocità e destinato a sostituire il deludente Cesana rientrato alla Folgore Caratese. Importante e significativo l’arrivo dell’ala sinistra Nobile autore di due ottime stagioni nel Mestre e dell’Abano e capace di nella scorsa annata di siglare quindici reti in diciassette presenze da titolare (record per la serie D); giocatore quindi dall’ottima capacità realizzativa ed in grado di partire da entrambe le fasce dando cosi una buona alternativa sia a Franchi che a Matteassi. Con questi arrivi il Piacenza pare più completo in attacco con maggiori soluzioni in tutti i ruoli e la possibilità di alternare giocatori rapidi ( Franchi, Nobile e Pozzebon) ad altri con maggiori qualità fisiche (Razzitti e Romero). Le partenze a centrocampo di La Vigna (ampiamente annunciata) e quella di Barba tornato per la terza volta al Pro Piacenza, hanno assottigliato numericamente le opzioni per Franzini chiamato ad impiegare maggiormente Cazzamalli a fianco di Taugourdeau e Saber, mentre maggior spazio ci dovrebbe essere per Segre vera sorpresa della parte finale del girone di andata, e per il neo-arrivato Bertoli, giovane centrocampista di fatica del Brescia ma con una discreta esperienza in serie B. Sembra mancare nello scacchiere il classico trequartista abile a fare da collante tra centrocampo ed attacco, assenza che costringe il Piacenza a rimanere vincolato al 4-3-3 o al 3-5-2. Quasi tutto invariato in difesa dove l’inattesa partenza di Agostinone, che ha comunque fruttato alle casse societarie una discreta plusvalenza, ha portato l’arrivo dell’esterno mancino Masullo dal Siena, protagonista due stagioni or sono della scalata del Teramo verso la serie B (poi vanificata dal calcio scommesse), ma finito in questa stagione ai margini nel Siena, scarsamente impiegato sia da Colella che da Scazzola.
