Piacenza “città murata”:
l’obiettivo è condiviso

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Resti del castello farnesiano
Resti del castello farnesiano

Far emergere l’immagine di Piacenza come città murata valorizzandone peculiarità storico-architettoniche importanti quali la cinta muraria, i bastioni, i valli, i resti del castello farnesiano, elementi che rappresentano uno dei maggiori esempi di architettura militare del rinascimento italiano. E’ l’opportunità, finalmente condivisa da maggioraza e opposizione, offerta dalla disponibilità alla cessione, da parte della Difesa – oltre che dell’ospedale militare di barriera Genova – del pezzo di vallo e di cinta muraria che comprende bastione San Giovanni e il castello Farnesiano. Opportunità messa in luce dall’assessore all’urbanistica Silvio Bisotti su stimolo del consigliere di opposizione Tommaso Foti (FdI) il quale – nell’ambito della discussione in consiglio comunale sull’acquisizione a titolo gratuito del Comune di cinque beni dello Stato (laboratorio Pontieri, ex rimessa Berzolla, porta Borghetto e due bastioni sul Pubblico Passeggio) tutti inseriti nel sistema murario – ha sollecitato uno sforzo ulteriore per “portare a casa quell’area”. “Perchè solo completando il parco delle mura – ha spiegato Foti – daremmo un senso a una cinta muraria oggi in gran parte nascosta dentro l’Arsenale. Solo così daremmo l’idea che Piacenza ha le mura: avere il castello farnesiano fuori dal Polo di mantenimento pesante Nord è un grande obiettivo”. Ipotesi di lavoro giudicata “condivisibile e perseguibile” dall’assessore Bisotti che ha però spiegato come la disponibilità dei militari a cedere quella quota di vallo sia sì reale ma “condizionata dalla realizzazione di una opportuna separazione dal perimetro dell’Arsenale con una recinzione su cui la Soprintendenza ha già però ventilato prescrizioni che ci lasciano perplessi”.
Il consigliere di Fratelli d’Italia ha puntato l’attenzione anche sulla caserma Nicolai di Piazza Cittadella, considerata incedibile dalla Difesa a meno che non si trovino risorse per il trasferimento del Secondo Reggimento Genio pontieri nella caserma Artale di via Emilia Pavese, trasloco quantificato in dodici milioni di euro. Una spesa, a carico del Comune, ritenuta prioritaria (“da fare subito”) da Foti per recuperare un’area strategica per la città. L’ottenimento della Nicolai è, infatti, anche uno dei principali obiettivi della “Baia di san Sisto”, l’associazione temporanea di scopo composta dalle categorie economiche piacentine che da tempo lavora per riqualificare tutta la zona a Nord del centro storico.

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