Crisi Pd, Sichel: “Una leadership
in grado di ricomporre le divisioni”

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pd a pezzi“E’ ovvio: la scissione determinatasi a livello nazionale avrà ricadute a livello locale”. Federico Sichel, consigliere comunale Pd, commenta così la crisi nel suo partito: “Nell’elettorato, anche in quello a noi vicino, si sono sviluppati sensibilità e umori centrifughi rispetto al partito così com’è oggi”.
In vista delle amministrative non è un buon viatico.
“Infatti si tratta di un problema cogente: a Piacenza l’unità verrà perseguita da chi oggi governa il timone della nave. Almeno, questo è il mio auspicio poiché perdere pezzi non aiuta nessuno”.
Tutti, in seno al Pd, hanno parlato e ancora parlano di unità. La realtà, tuttavia, è un’altra.
“Certo, al di là degli appelli all’unità ci vogliono i fatti: fatti concreti che portino a una effettiva unità di intenti”.
Quali fatti?
“Un fatto, per esempio, sarà il percorso di individuazione del candidato sindaco. Nell’ipotesi di un’altra forza di centrosinistra in campo (gli scissionisti, ndr) lo sforzo del Pd dovrà rivolgersi all’inclusione. Diversamente, con un Pd presuntuosamente autosufficiente, si rischierà la sconfitta”.
Quale leadership, dunque?
“La leadership di cui c’è bisogno deve saper tenere insieme le diversità, e non – viceversa – approfondire le divisioni esistenti. La diversità, che è lo specchio della società, dev’essere valorizzata. Qualcuno, insomma, deve farsi carico di comporre le divisioni. Se si vince, si vince in coalizione”.

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