di Leonardo Trespidi – Impegnativo, coinvolgente, soddisfacente. Lo definisce così Gianni Zanrei, sindaco di Carpaneto, il suo secondo mandato. Lo abbiamo incontrato alla scadenza del suo incarico: «Le cose rispetto a dieci anni fa sono molto cambiate a seguito del patto di stabilità. Il bilancio si è svuotato della carica politica che aveva e oggi è un atto tecnico e gli Amministratori agiscono solo su poche leve. In questo periodo stiamo cercando di mantenere a un determinato livello i servizi sociali, per non fare arretrare il paese».
Servizi assegnati, come in altre realtà della provincia, alle Unioni dei Comuni. «In questo modo – spiega il sindaco – abbiamo un unico soggetto responsabile che li coordina e li controlla. Ciò ha portato risparmi, che non sono andati ad intaccare la qualità dell’offerta sempre alta».
Zanrei non nega che i servizi sociali a Carpaneto, come nel resto dell’Unione, «sono più onerosi proprio per lo standard qualitativo e che la tassazione è più elevata in confronto ad atri Comuni del territorio». «Bisogna però guardare la contropartita – aggiunge -: abbiamo una rete di protezione e di assistenza che va dai bambini agli anziani che altri non hanno. Forse è un po’ scoperta la fascia adolescenziale – ammette il sindaco – spesso colpita dal grave problema delle dipendenze, anche se dallo scorso anno è partito un progetto finanziato dalla Regione pensato proprio per “intercettare” i ragazzi dai 18 ai 25 anni coinvolgendoli in progetti. Sempre rivolto ai giovani, da 18 anni, c’è il consiglio comunale dei ragazzi: un esercizio intelligente e che da un ottimo senso civico».
Poco più di 7mila e seicento abitanti, Carpaneto, paese fondamentalmente agricolo e con pochi insediamenti produttivi, economicamente negli anni ha resistito grazie ai più di cento negozi di vicinato. L’impegno di questi piccoli imprenditori è stato riconosciuto anche dalla Regione con finanziamenti e nel 2015 ci è valso il titolo di “Borgo felice d’Italia” nella classifica dei Comuni al di sotto di 15mila abitanti.
Anche la sicurezza ha contribuito all’ottenimento di questo titolo: «Non ci sono mai stati grandi problemi legati alla sicurezza, certo non mancano i furti negli appartamenti ma per fortuna non ci sono mai stati danni alle persone. Sono stati istituiti gruppi di Controllo di Vicinato, progetto partito nel piacentino grazie al nostro consigliere comunale Beretta. Inoltre abbiamo la fortuna di avere, nella nostra Unione, il corpo di polizia municipale a cui fa capo la rete provinciale delle telecamere a lettura targhe. Grande collaborazione non manca con la locale stazione dei carabinieri».
INVESTIMENTI E OPERE PUBBLICHE
Sono tre le grandi opere che la prossima Amministrazione dovrà portare avanti. Tra queste la riqualificazione del vecchio macello comunale, per renderlo fruibile alla popolazione: partirà a breve il primo stralcio e verrà risistemato grazie ad un accordo tra pubblico-privato di 650mila euro, a fronte della concessione di una variante per l’insediamento di un supermercato.
Si sta concludendo la casa della salute, elemento centrale della vita di Carpaneto per i prossimi anni: non ospiterà solo gli ambulatori e uffici dell’Asl ma diventerà centro per la prevenzione delle malattie croniche.
Sempre grazie ad un accordo pubblico-privato a breve partiranno i lavori per la nuova sede della Pubblica Assistenza, la cui realizzazione risponderà agli standard necessari per l’accreditamento alla Regione.
700mila euro sono stati spesi per diversi lavori di ristrutturazione al polo scolastico e altrettante risorse sono state impegnate per la sistemazione dei campi da calcio e da basket. In cinque anni sono state messe in sicurezza, e riaperte le strade franate con la bitumatura (300mila euro).
Con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio sono stati completati i lavori della sala Bot e in ultimo la ripiantumazione del viale delle Rimembranze, con la riqualificazione della pista ciclabile del lato ovest.
