Trespidi: “La giunta? Fa turismo amministrativo.
Scontiamo la totale mancanza di meritocrazia”

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Massimo Trespidi con i consiglieri del movimento civico ‘Liberi’ Gloria Zanardi e Mauro Monti

Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autrice Antonella Lenti, l’intervista al leader di “Liberi” Massimo Trespidi, realizzata per la rubrica del suo blog lenticontatto.blogspot.it “Terzo millennio: quale politica”, dove parlano i protagonisti della politica piacentina.

Un martedì alle 9 ha la sua ora “buca” e mi fissa appuntamento al bar del Liceo Colombini dove insegna Filosofia. Nei corridoi gli studenti si affrettano a raggiungere le aule-laboratorio in cui avranno la prossima lezione, alcuni approfittano della presenza del prof per chiedere aiuto, altri restano al loro posto in attesa dell’inizio delle lezioni. All’esterno dell’istituto si affannano alcuni vigili urbani chiamati da lui perché da giorni staziona nel parcheggino un’auto che ostacola i movimenti degli altri mezzi. Il giallo presto si risolve perché, rintracciato, il proprietario verrà a recuperarla. Se ne andrà dispiaciuto e col verbale sul sedile.
Le vacanze di Natale sono a un tiro di schioppo, un paio di week-end e poi ci siamo. A scuola intanto la vita procede come sempre.
L’appuntamento al Colombini è con il prof. Massimo Trespidi, non è per le udienze ma per un’intervista “politica”.
La scorsa estate si è ritagliato uno spazio di tutto rilievo con il suo movimento civico “Liberi”. All’esordio delle comunali del 2017 ha ottenuto un risultato inatteso, portando in consiglio comunale tre consiglieri. Un politico con alle spalle una lunga esperienza come amministratore, prima a Castelsangiovanni e poi come presidente della Provincia eletto al primo turno con il 53% dopo una competizione con Gianluigi Boiardi (centrosinistra) che si presentava per il secondo mandato amministrativo. Prima di questo percorso, durato fino allo scioglimento delle Province ancora in cerca di autore, è stato dirigente prima della Dc e poi del Popolo delle Libertà, Assessore alla cultura e vicesindaco di Piacenza. Massimo Trespidi, dopo Silvio Bisotti segretario del Pd, è il personaggio politico piacentino a cui pongo alcune domande per una seconda puntata della Rubrica del blog www.lenticontatto.blogspot.it che da qualche settimana ho deciso  di utilizzare come spazio di discussione politica.
Ma non solo. Diciamo di discussione. La rubrica si chiama Terzo Millennio.
Iniziamo. Quale politica per il Terzo Millennio dunque professor Trespidi?
“Dopo un’assenza dalla politica di tre anni dovuto a gravi ragioni personali – spiega all’avvio – ho ripreso a lavorare con le elezioni amministrative della città di Piacenza con una formazione autonoma e civica”
Quanto questa tua scelta è stata legata a un mancato accordo con il centro destra che invece ha deciso di puntare sulla candidatura di Patrizia Barbieri?
“Ho scelto di riprendere attivamente la mia passione politica facendo una scelta indipendente dalla trattativa con il centrodestra. Non essendo più iscritto a nessun partito dopo il Pdl ho deciso di provare a dare vita a un movimento civico per cercare di intercettare una fetta di popolazione che si è sempre più distaccata dai partiti. Si è deciso così di iniziare e la decisione di candidarmi è arrivata dal sostegno che mi hanno dato tanti amici con l’obiettivo di dare un respiro nuovo e diverso alla politica locale. Portarla fuori dalle ‘angustie’ a cui è sottoposta dalla politica dei partiti e degli schieramenti. Del resto questo è dimostrato dalla scarsissima partecipazione al voto. È sotto agli occhi di tutti il fatto che il sindaco di Piacenza ha vinto il ballottaggio con il 25% dei piacentini votanti”.
Un giudizio negativo quindi sui partiti in cui lei ha militato…
“I partiti devono recuperare la dimensione ideale, la capacità di selezione della classe dirigente che ha raggiunto livelli alquanto scadenti. Siamo di fronte a un eccesso di personalizzazione della politica e a una evidente carenza di contenuti ma ci si affanna solo alla ricerca di visibilità. È evidente che questo determina una frattura netta con i cittadini. Che cosa hanno di fronte infatti i cittadini? Una politica che non risolve i problemi e quindi gli stessi cittadini si domandano come si possa fare a risolvere le questioni oltrepassando i politici, bypassando la politica. Ebbene, se la politica diventa un problema si crea evidentemente un cortocircuito nel dialogo con i cittadini ed è quello che sta succedendo… Ma questo lo si nota apertamente anche con questa amministrazione…”
A che proposito?
“Molti di loro sono lì per fare “turismo amministrativo”. Quali progetti sono in campo? Abbiamo di fronte una giunta in cui metà degli assessori hanno deleghe insignificanti”
Una critica dura verso la giunta Barbieri nonostante in Provincia sia stata una sua stretta collaboratrice nella giunta. Ora le vostre strade si sono divise nettamente.
“Patrizia Barbieri è stata assessore in Provincia ed è stata voluta da me. È una persona preparata, sconta oggi una totale mancanza di conoscenza della città e della macchina comunale e in questo difficile lavoro vedo che non è aiutata dagli assessori. Salvo rarissime eccezioni. In politica gioca anche l’ambizione personale che non biasimo per nulla. Questo ha portato le nostre strade a dividersi”.  […]
(continua su lenticontatto.blogspot.it)

alenti92@gmail.com

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