Terremoto, Piacenza in soccorso:
volontariato subito in campo

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vigiliLa prima squadra dei vigili del fuoco è partita da Piacenza alle 10 di mattina del 24 agosto dalla caserma di strada Valnure per portare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma. La macchina dei soccorsi piacentina si è mobilitata da subito per raggiungere le zone devastate dalle scosse, di magnitudo 6 della scala Richter, che hanno avuto epicentro nei pressi dei paesi di Amatrice e Accumoli, al confine tra Lazio, Abruzzo e Umbria. Interi paesi rasi al suolo, il numero delle vittime che sale di   ora in ora. Subito in campo anche il volontariato. Nelle prime ore dopo la prima scossa – fa sapere l’Anpas, l’Associazione nazionale delle pubbliche assistenze – “volontari, mezzi di soccorso e di protezione civile stanno portando assistenza alla popolazione nelle zone colpite dal sisma in collaborazione con le istituzioni locali e nazionali”. Anche la Protezione civile si è immediatamente attivata per organizzare equipaggi e materiali da inviare sui territori, nonostante le difficoltà per raggiungere i paesi colpiti, a causa della impraticabilità delle strade. Partiti mezzi di movimentazione terra dei pompieri e una unità mobile di radio-telecomunicazioni della Protezione civile. Obiettivo, spiega Leonardo Dentoni, del coordinamento provinciale: “Dare assistenza alla popolazione evacuta, con l’allestimento di un campo di assistenza (tre le squadre coinvolte), e fornire supporto alle attività di soccorso”. Anche l’Ausl di Piacenza si è mobilitata mettendo a disposizione 5 posti letto nei reparti di Rianimazione e terapia subintensiva. La direzione sanitaria si è inoltre attivata per verificare la disponibilità di medici da inviare nelle regioni terremotate, come da richiesta del coordinamento regionale.
Sono poi attivi contatti diretti con Anpas e Croce Rossa per coordinare al meglio le attività. In particolare, le 14 Pubbliche assistenze del territorio aderiscono al coordinamento regionale e sono pronte a fornire uomini e mezzi in base alle richieste del livello nazionale e della Regione. La Cri di Piacenza ha già inviato alcuni volontari. Per quanto riguarda la raccolta di sangue per far fronte alle necessità delle popolazioni locali, Il Centro nazionale sangue invita i donatori su tutto il territorio nazionale a programmare la propria donazione contattando l’associazione e/o il servizio trasfusionale di riferimento.
Sono poi attivi contatti diretti con Anpas e Croce Rossa per coordinare al meglio le attività. In particolare, le 14 Pubbliche assistenze del territorio aderiscono al coordinamento regionale e sono pronte a fornire uomini e mezzi in base alle richieste del livello nazionale e della Regione. La Cri di Piacenza ha già inviato alcuni volontari (FOTO). Per quanto riguarda la raccolta di sangue per far fronte alle necessità delle popolazioni locali, Il Centro nazionale sangue invita i donatori su tutto il territorio nazionale a programmare la propria donazione contattando l’associazione e/o il servizio trasfusionale di riferimento.
Anche il Servizio Regionale Emilia Romagna del Corpo nazionale del Soccorso Alpino partecipa alle operazioni di soccorso nelle località colpite dal sisma. Il punto della situazione –  Complessivamente gli uomini impegnati nelle operazioni di soccorso sono più di cento. Venti i cinofili, 15 i medici del CNSAS che hanno prestato le prime cure ai feriti. Le squadre del CNSAS hanno operato a Sommati, Accumoli, e sono impegnati ora ad Amatrice e Pescara del Tronto.
Anche la Caritas piacentina si è messa a disposizione, sia per inviare sul posto volontari e generi alimentari, sia per promuovere una raccolta fondi tramite conto corrente bancario.
Intanto il sindaco Dosi comunica di essere in attesa che la Regone dia la possibilità al Comune di intervenire: “L’Amministrazione Comunale sta seguendo con la massima attenzione la situazione del terremoto che ha devastato parte del Centro Italia e si sta muovendo attraverso la Polizia Municipale, la Protezione Civile, le associazioni di volontari, tutti particolarmente attivi e sensibili verso queste situazioni come avvenne per i precedenti sismi in Emilia Romagna e a L’Aquila”. Con queste parole il sindaco Paolo Dosi intende far presente che il Comune di Piacenza darà la più ampia disponibilità: “Si tratta però di ottenere l’autorizzazione da parte della Regione Emilia Romagna e della Protezione Civile Nazionale – prosegue il sindaco – perché eventuali aiuti da parte di Comuni ed enti, saranno coordinati da questi organismi che sul posto stanno operando al momento per rinvenire eventuali persone ancora in vita sotto le macerie”. In pratica il sindaco afferma che ottenuto il via dalla Regione, da Piacenza partiranno soccorsi e aiuti e invita singole associazioni a non mettersi spontaneamente in viaggio verso i luoghi devastati dal terremoto in questa delicatissima fase: “Siamo in attesa di attivazioni ufficiali sulla base delle esigenze dei territori”.
Intanto è possibile effettuare donazioni promosse dalla Regione d’intesa con l’Anci attraverso l’IBAN “Emilia Romagna per sisma Centro Italia” con numero: IT 69G0200802435000104428964, intestato a: Agenzia Protezione Civile Emilia Romagna.
Donazioni per la raccolta di fondi per la ricostruzione possono avvenire anche attraverso il conto corrente denominato ANCI – Emergenza Terremoto Centro Italia. Queste le coordinate IBAN: IT27A 0623003202000056748129.  E’ possibile effettuare donazioni anche attraverso il numero telefonico 45500.

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