StartCup Emilia Romagna 2015: BYentO vince Piacenza protagonista con 5 realtà

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byentoAllevare insetti con lo scopo di creare nuovi mangimi per la zootecnia e le specie domestiche, concimi e fertilizzanti per il florovivaismo e il giardinaggio. Questa è l’idea che è alla base di BY-entO, la start-up piacentina che ha recentemente vinto la Start Cup Emilia Romagna 2015. La premiazione si è tenuta il 26 ottobre scorso a Bologna, nel bellissimo oratorio San Filippo Neri. L’idea di BY-entO nasce da un’intuizione di Francesco Meles, in collaborazione con un team di dottori e professionisti composto da Maria Cristina Reguzzi, Claudia Sotgia, Stefano Filios, Donato Lo Re ed Irina Vetere. Il progetto BY-entO prevede di allevare gli insetti su materiale scartato dall’agro-industria e dall’industria ortofrutticola, valorizzandolo come un substrato nutritivo, ma la missione è anche di continuare la ricerca di nuove applicazioni degli insetti, promuovendo prodotti sostenibili e a basso impatto, garantendo anche un’elevata biodiversità degli ecosistemi naturali. “Negli anni a venire” si legge sulla pagina di By-entO “ l’aumento di popolazione porterà ad un incremento dei consumi alimentari del 70%, le produzioni di carni dovranno almeno raddoppiare” e gli ingredienti, usati oggi dall’industria dei mangimi come “soia, olio e farina di pesce saranno causa di un circolo vizioso” il tutto “a discapito delle risorse agricole e marine, esauribili e sempre più scarse”. Gli insetti e i loro derivati, quindi, in questa visione “rappresenteranno un apporto necessario volto a garantire il benessere di tutto il comparto produttivo”. By-entO, con la vittoria della Start Cup Emilia-Romagna si è aggiudicata il primo premio di 5.000 euro, oltre ad ulteriori 5.000 euro assegnati per lo “Startup to Startup Award” finanziato da Aquabuddy. Ma oltre a By-entO, c’è ancora Piacenza nel podio della Start Cup 2015: seconda classificata è, infatti, ART (Apta Regenerative Technologies) la start up dell’Università di Parma, con tra i co-fondatori Carlo Galli, ricercatore piacentino, la cui missione è sviluppare biomateriali intelligenti, che, attraverso l’uso di aptameri, ovvero brevi catene di DNA “modificate” per legare molecole, riescono a migliorare la guarigione e la rigenerazione dei tessuti anche ossei e cartilaginei. ART può generare biomateriali che sono in grado di selezionare il tipo di proteina di cui rivestirsi, usando ciò che l’organismo ha già in sé, per rendere più facile e migliore la rigenerazione di tessuti. Oltre a Galli, collaborano al progetto Guido Malacuso, Simone Lumetti, Edoardo Manfredi, Paola Lagonegro e Alberto Ferrara. Al terzo gradino del podio si posiziona Bioridis, la start up bolognese che progetta e produce strumenti sostenibili e “consumabili” per migliorare l’efficienza e ridurre i costi per la ricerca biomedica e nella diagnostica. La start up nasce da un’iniziativa di Andrea Tortori, esperto in biotecnologie con Mia Minashvili, esperta in materie economiche, Gianmario Nieddu, esperto in chimica organica, e Nicolò Rossi, ingegnere chimico. Altre soddisfazioni arrivano per Piacenza, invece, dal premio FinTech, dedicato all’innovazione finanziaria, dove risulta vincitore il progetto MiFinUp, presentato da Riccardo Grazioli, che propone un modo innovativo di fare microcredito, pensato soprattutto per sfruttare le tecnologie moderne e per le persone non “bancabili” ovvero non idonee ad usufruire di prestiti e servizi da parte di banche convenzionali. È da ricordare che, tra i finalisti della Start Cup 2015, erano presenti anche le start up piacentine Volt, il progetto di scooter sharing in ambito urbano (già vincitore della Start Cup 2015 provinciale a Piacenza) realizzato da un gruppo di giovani dell’Università Cattolica e Waste on Food, presentata da Giorgia Spigno, che realizza prodotti ricchi di fibre e antiossidanti partendo dai sottoprodotti dell’industria enologica. Piacenza è alla terza partecipazione, come spiega il vicesindaco di Piacenza Francesco Timpano: “partecipiamo da tre anni come Amministrazione Comunale di Piacenza, Camera di Commercio di Piacenza e Piacenza Expo” ha ricordato, aggiungendo, con soddisfazione che “siamo la provincia con il massimo numero di finalisti (condiviso con Parma)” se si considera che ART è, almeno in parte, piacentina. Timpano ha, inoltre, spiegato come i successi alla Start Cup 2015 siano “un grande risultato che ha premiato lo sforzo di giovani e meno giovani impegnati sulla frontiera dell’innovazione nella rete delle università, dei laboratori e della ricerca piacentina, oltre che nelle relazioni con le imprese del territorio”.

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