Ragazze madri, uno spazio
di ascolto e condivisione

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incintadi Elena Caminati – “Chi è oggi Alice?” – si domanda questa giovane mamma felice – una donna sistemata, una brava mamma e una moglie che crede molto più in se stessa”.  Oggi Alice parla di sé con il sorriso sulle labbra. Si definice una donna sistemata, una donna realizzata, semplicemente felice. Anche lei è passata alle Querce di Mamre, il centro d’accoglienza per ragazze madri, attivo dal 2009 nella parrocchia di Borgotrebbia. È arrivata qui, quattro anni fa, con il suo bimbo nato da pochi mesi, e ci ha vissuto un anno. Un tempo in cui è cresciuta, ha imparato ad amarsi, a volersi bene, grazie a persone preziose che le hanno dato comprensione e amore. “Qui ho trovato persone che mi hanno saputo offrire tutto ciò che fuori non avevo mai incontrato”, ci conferma.
Oggi Alice si è sposata, con il marito e il suo bimbo vive proprio a Borgotrebbia, dove ha deciso di restare per crearsi una famiglia che le dia stabilità e amore. Entrando in queste stanze, oggi, a distanza di oltre due anni, l’emozione è tanta. “E’ stato emozionante rientrare qui, perchè è da qui che è ricominciato tutto, un percorso molto forte grazie al quale sono riuscita a partire da zero, a rimettere insieme i pezzi. Qui ho imparato a sistemare la mia vita e a gestirla al meglio”.
Anna la porta di casa e soprattutto il suo cuore non li ha mai chiusi. Dal 2009 presta il suo tempo e la sua sensibilità, in qualità di volontaria, soprattutto nell’ascolto di queste giovani mamme. Da quando le Querce di Mamre è aperta nei suoi appartamenti sono nati 7 bambini, e quattro ragazze sono arrivate qui con bimbi piccolissimi.
Ascolto, condivisione, comprensione senza giudizio. Alle Querce di Mamre le donne sono alla pari, nonostante l’età, le esperienza e le scelte di vita. Se mi racconti la tua vita io ti racconto la mia, senza intenzioni di propositi. “Ho soprattutto ascoltato – racconta Anna Spelta – e condiviso una parte della mia vita con queste giovani mamme all’insegna della massima reciprocità, senza alcun giudizio”.
Con Alice, Anna ha instaurato un rapporto speciale; oggi sono amiche, l’una punto di riferimento per l’altra. In tutte le donne cosciute due le costanti: una forte determinazione a diventare mamme e una disarmante fragilità nei rapporti familiari. “Il desiderio di portare a termine la gravidanza qui è diventato realtà – racconta Anna – ma nello stesso tempo è emersa sempre una forte fragilità nei rapporti con la famiglia d’origine”.
Tutti gli incontri le hanno lasciato qualcosa; anche quando le ragazze hanno deciso di interrompere il percorso alle Querce di Mamre, lasciando un senso di vuoto e di sospensione. “Alcune storie quelle più dolorose, mi hanno lasciato un senso di vuoto. Storie tristi di donne che una volta partorito hanno deciso di lasciarlo in adozione, scelte che comunque vanno rispettate”.
Carla è arrivata a fare la volontaria nella casa accoglienza di Borgotrebbia un anno fa, come capita spesso un po’ per caso, catapultata in una realtà bellissima ma altrettanto difficile. Con le ragazze e con le volontarie, Carla ha inziato a frequentare gli incontri della domenica pomeriggio; un the, quattro chiacchiere e la voglia di raccontarsi vite intere. “Eravamo, comprese noi volontarie, accomunate dalla voglia di stare insieme e di conoscersi – racconta Carla – qui si cresce, si cambia, si romettono insieme i pezzi. Le ragazze arrivano da un vissuto difficile, doloroso. Queste esperienze fanno crescere anche noi volontarie, io qui non do, ma ricevo”. Per sostenere le Querce di Mamre onlus è possibile effettuare donazioni secondo le modalità riportate sul sito dell’associazione www.santiangelicustodi.com/le-querce-di-mamre-onlus/. È attivo anche un numero SOS MAMMA
348 0338048  per donne in difficoltà.

Il servizio completo su http://www.zerocinque23.com/attualita/ascolto-condivisione-la-vita-alle-querce-mamre-tondo/

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