Presunti maltrattamenti
e gogne mediatiche, prudenza

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“Di mille voci al sònito, mista la sua non ha”. Bisogna (bisognerebbe) tornare ad  Alessandro Manzoni nel momento in cui si è costretti a scrivere di questioni spinose e, allo stato, ancora non decifrabili nella loro interezza.
Le questioni spinose riguardano gli arresti delle due maestre della scuola primaria Vittorino da Feltre (fior di pedagogo, ironia della sorte) accusate di maltrattamenti ripetuti e perfino vigliacchi sugli alunni deboli della loro terza elementare.
Per scagliare la centesima pietra (certo, non la prima) sulle maestre indagate è meglio aspettare il lavoro della magistratura: troppi – sin qui – i processi sommari a mezzo stampa rivelatisi frettolose gogne mediatiche. D’altro canto, anche se solo parzialmente vere, le accuse alle due insegnanti sarebbero particolarmente odiose, appunto per l’accanimento esercitato su alunni in difficoltà.
Non giova, a pochi giorni dall’emersione dei fatti (arresti, articoli, attenzione social) la netta spaccatura determinatasi in seno alla classe, con undici famiglie schierate in difesa delle educatrici. Silenti, ma eloquenti, le altre.
Insomma, buona cosa capire la reale sostanza delle cose incitando la magistratura a fare chiarezza con celerità. Ancora don Lisander: “Adelante, Pedro! Con juicio”.

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