Piazza Cittadella, no al parcheggio interrato:
Il comitato: “Individuare un’area alternativa”

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cittadellaCon la presentazione del progetto definitivo per la nuova piazza Cittadella, a cura di Piacenza Parcheggi, ritornano a farsi sentire le ragioni del no e il raggruppamento di associazioni contrarie al parcheggio interrato invita la cittadinanza a un incontro sul tema, in programma il prossimo 21 giugno all’Auditorium della Fondazione.  Piacenza Parcheggi è l’associazione temporanea di imprese (con capofila Final spa e composta da Consorzio cooperativo costruzioni di Bologna, la piacentina Edilstrade Building e la mantovana Apcoa) che a fine 2012 si era aggiudicata l’appalto per la realizzazione del parcheggio sotterraneo da 255 posti e la riqualificazione della piazza per un investimento di 12 milioni di euro. Il contratto prevede la gestione per 27 anni del parcheggio interrato e di tutte le soste a pagamento (strisce blu) presenti in città. Ora il Comune, con la convocazione della conferenza dei servizi, dovrà dare parere favorevole, quindi si passerà alla fase di elaborazione del progetto esecutivo a cui la Sovrintendenza dovrà dare l’ok definitivo. Verosimilmente il cantiere dovrebbe dunque partire non prima di inizio 2017 e durerà, secondo previsioni, diciotto mesi. Ai titolari dell’appalto è stato chiesto, dall’amministrazione comunale, di presentare il progetto a tutta la cittadinanza attraverso incontri pubblici. Il progetto prevede l’abbattimento della vecchia autostazione, la realizzazione del posteggio sotterraneo su due piani, la riqualificazione integrale dello spazio di superficie che sarà interamente pedonalizzata a parte le strade esterne dove vi sarà la circolazione dei mezzi pubblici e dei mezzi dei residenti. Italia Nostra, Legambiente, Fai, Archistorica e Ricerca Piacenza Romana, Comitato delle Piazze Cittadella e Casali (assieme a personalità cittadine come gli artisti William Xerra e Alberto Esse e gli architetti Artemio Cavagna e Guido Lavelli) chiedono di tutelare la piazza ritenendo anacronistico andare avanti con un progetto del genere quando oggi esistono soluzioni alternative e meno invasive. Le principali richieste al Comune sono dunque di estendere e approfondire le indagini archelogiche nella piazza e, soprattutto, di trovare un accordo con la società appaltatrice per individuare un’area alternativa per l’intervento.

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