Piacenza-Parma; torna l’atteso Derby del Ducato

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moscaSara’ dunque l’atteso Piacenza-Parma la sfida degli ottavi di finale dei play-off per la serie B, torna il “derby del Ducato” in un confronto atteso da inizio anno e che ora di materializza in una doppia sfida andata-ritorno che pone di fronte due squadre costruite in estate per obiettivi diversi ma che ora si ritrovano per proseguire il sogno promozione.

COMO, TESTA E PAURA. Il Piacenza arriva contro i crociati dopo la sofferta vittoria contro il Como, ai biancorossi bastava anche un pareggio per passare il turno ma la partita ha regalata più di una emozione facendo temere, nei concitati minuti finali, anche una clamorosa eliminazione. I padroni di casa hanno avuto il merito per oltre 80 minuti di controllare abbastanza agevolmente le avanzate del lariani forse troppo timidi e coperti nell’approccio alla gara; le assenze iniziali di Bertani e Le Noci hanno forse tolto qualcosa in attacco alla squadra di Gallo che solo sul fronte offensivo destro con Marconi e Pessina hanno creato patemi al solido dispositivo difensivo di Franzini che ha nel trittico Pergreffi-Silva-Abbate un pacchetto arretrato di sicura esperienza ed affidabilità. Il vantaggio iniziale di Sciacca (alla prima rete in maglia piacentina) su gentile errore di disimpegno della difesa comasca non ha fatto altro che ingigantire il divario tra le due squadra con un Como solo parzialmente capace di reagire al doppio-gap; solo a metà della ripresa la sveglia degli ospiti con l’ingresso di Le Noci e Cortesi che in avanti hanno dato maggiore compagnia al temibile ma troppo isolato Chinellato, il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-1-2 ha permesso ai lariani di fornire maggiore pressione avanzando il baricentro riaprendo il match con una imbeccata di Le Noci per il centravanti ex-Cuneo. Minuti di apprensione finale per il Piacenza che si è abbassato troppo permettendo agli ospiti di costruire almeno tre palle per la clamorosa qualificazione, momenti nei quali i biancorossi hanno lasciato totalmente in mano il gioco ai lombardi spinti dall’insperato gol del pareggio a cercare il blitz della vittoria; alla fine l’opportunismo di Franchi lesto a recuperare un pallone su una leggerezza in disimpegno di Crispino (autore pochi minuti prima del medesimo errore graziato dallo stesso Franchi) ha consegnato al Piacenza la terza vittoria stagionale sui lariani e soprattutto il tanto sperato passaggio del turno.

PARMA, IL DERBY TANTO ATTESO. Una sfida che in linea teorica sembra veder favorita la compagine giallo-blu, se non altro per il vantaggio del ritorno in casa e dei due risultati su tre a disposizione. Una squadra costruita in estate per vincere in campionato ma che ha trovato sulla sua strada una squadra come il Venezia più solido e soprattutto più continuo. A nulla sono valsi i correttivi in corso con il cambio in panchina tra Apolloni e D’Aversa e gli arrivi di Frattali, Di Cesare, Iacoponi, Scaglia e Scozzarella per una squadra che si e’ mantenuta sempre tra le seconda e terza posizione ma senza mai avvicinarsi più di tanto ai lagunari di Inzaghi. Temibili in particolare in avanti dove nel 4-3-3 utilizzato Baraye, Calaiò e Nocciolini hanno segnato complessivamente 35 reti ma abbordabili nel complesso con un gioco basato prevalentemente sulle qualità dei singoli e poco corale. Il Piacenza può dunque sfruttare una maggiore organizzazione di gioco partendo da un pacchetto arretrato che non pare inferiore ai ducali e ad un centrocampo che sa amalgamare insieme qualità e fisicità unito al fatto che i biancorossi hanno meno pressione sulle proprie spalle avendo già superato abbondantemente ogni obiettivo stagionale, mentre potrebbero pagare sul piano fisico gli sforzi patiti in due match tirati contro Prato e Como mentre il Parma dopo il derby vinto contro la Reggiana ha avuto due settimane di riposo assoluto.

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