Osteria di una volta – Probabilmente era un cavallo da corsa…

0

osteria di una voltaEro di corsa ieri sera quando assieme ad una collega ci siamo infilati  all’Osteria di una volta di via San Giovanni per una cena da consumare velocemente per tornare ad alcuni testi da sistemare.
Una numerosa tavolata di giovani donne occupava sia spazio fisico che sonoro  contribuendo ad alimentare una contagiosa aria di festa padrona ormai dell’intero locale.
Sulla lavagna si leggevano alcuni piatti del giorno: sarde in saor, caponata, spaghetti con polipo olive taggiasche e pomodorini, pasta con asparagi goletta ricotta e pecorino sardo, filetto di manzo lardellato.
Resistendo alle tentazioni ci siamo rifugiati in una tartare di cavallo, insalata di verdure miste e un bicchiere di Gutturnio fermo. Nell’attesa ci siamo guardati intorno apprezzando l’arredo pop messo insieme con gusto  evidenziando per contro una malcelata accuratezza.
La tartare di cavallo si è rivelata scelta ottima per la velocità del servizio, la mia ospite ha chiosato divertita, divertendo anche me: “Probabilmente era un cavallo da corsa…”
Non so se il cavallo in vita avesse gareggiato, la carne era ottima e la preparazione al coltello ne esaltava la qualità e il gusto, il resto lo ha fatto la salsa alla senape corretta con colata di acciughe, che guarniva il piatto. Una trovata chiarita dallo chef, rivelatosi nel giovane  Pepe Pavesi fratello più piccolo dei più famosi Giacomo e Camillo. Direi un locale che merita una più approfondita conoscenza. Uscendo il tavolo dei dolci ha provocato più che un indugio…

dE

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.